Reithera, i vaccinati che si ritengono di serie B

Reithera, i vaccinati che si ritengono di serie B
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Domenica 8 Agosto 2021, 05:01
LA STORIA
La sperimentazione di fase 2 era partita anche a Latina nei primi giorni del mese di marzo, nel pieno della seconda ondata della pandemia. Il promettente vaccino italiano Reithera è stato sperimentato da 25 gruppi di ricerca italiani, compreso quello dell'ospedale Goretti che ha arruolato 50 volontari che sarebbero stati pronti a passare anche alla fase 3 se i finanziamenti non fossero stati improvvisamente bloccati. L'esito dello studio è stato un successo: ottime risposte anticorpali (93% dopo tre settimane, 99% dopo la seconda) e nessun effetto collaterale di rilievo è stato riscontrato nei cittadini di ogni fascia di età, compresi i fragili, che si sono sottoposti alla somministrazione sperimentale e che sono stati poi seguiti per diversi mesi, con esami periodici e analisi, dai sanitari responsabili della sperimentazione avviata a Latina tra i quali la professoressa Miriam Lichtner, direttrice della Uoc di Malattie infettive del Goretti. Tutto però è rimasto fermo a questi risultati di fase 2, in attesa di comprendere se il percorso per concludere la sperimentazione ed eventualmente mettere in produzione il vaccino potrà continuare. Intanto però in molti sono rimasti nel limbo, sentendosi spesso vaccinati di serie B senza neppure poter accedere al Green Pass. Solo due giorni fa, alla vigilia dell'entrata in vigore del certificato verde per accedere ai luoghi pubblici, è arrivata la notizia dell'esenzione del Green Pass proprio per i volontari che hanno ricevuto il siero Reithera. Solo nelle scorse ore anche i cittadini pontini inseriti nel gruppo del Goretti hanno ricevuto una certificazione, in cui ufficialmente si attesta la somministrazione del vaccino sperimentale e l'esenzione da altre vaccinazioni. Un via libera che, al pari del Green pass, almeno fino alla fine di settembre consentirà loro di frequentare bar e ristoranti, cinema e manifestazioni.
C'è anche però chi ha seguito una strada diversa, senza averne compreso bene le ragioni. E' il caso del dottor Salvatore Canzoniero, oculista in pensione di Latina, che alla soglia degli 80 anni ha deciso con coraggio di sottoporsi alla sperimentazione di fase 1 dello stesso siero Reithera, condotta nel Lazio solo dallo Spallanzani. Dopo l'inoculazione del 2 novembre 2020 il dottor Canzoniero è stato seguito a lungo dai sanitari dell'istituto, che hanno potuto verificare nel corso dei mesi la sua risposta anticorpale (a detta dei medici molto elevata) e le sue reazioni. Concluso però il periodo di follow up, al medico di Latina non è stata data alcuna esenzione da altre vaccinazioni, tutt'altro. Lo stesso Spallanzani lo ha avviato a una normale vaccinazione con siero Moderna, con tanto di prima e seconda dose eseguite direttamente nell'istituto per le malattie infettive di Roma tra aprile e maggio. «Non temo nulla, mi hanno detto di farlo e l'ho fatto, sono stati loro a prendere un appuntamento. Mi chiedo solo dice con ironia - se ora dovrò fare anche la terza dose, che per me sarebbe la quarta».
La.Pe.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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