La famiglia Pozzi a Ponza: «Verità sulla morte di Gimmy»

La famiglia Pozzi a Ponza: «Verità sulla morte di Gimmy»
di Rita Cammarone
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Lunedì 19 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:04

 Ieri la famiglia Pozzi è tornata a Ponza. Non una domenica di svago sulla bella isola pontina, ma un viaggio alla ricerca della verità sulla tragica fine di Gimmy, all'anagrafe Gianmarco Pozzi, 28enne romano, ex campione di kickboxing. Il giovane fu trovato morto a Ponza la mattina del 9 agosto 2020 all'interno di un'intercapedine, tra la parete esterna di un'abitazione sita in via Staglio e il muro di contenimento di un terreno più a monte. Il suo corpo martoriato di ferite, l'osso del collo spezzato e il cuoio capelluto parzialmente staccato dal cranio.

La famiglia Pozzi non ha mai creduto alla prima ipotesi del medico legale incaricato dalla Procura di Cassino che nella sua relazione ha sottolineato la compatibilità delle ferite riportate con una precipitazione dall'alto. Una caduta accidentale, mentre era strafatto di cocaina. Un'ipotesi, quest'ultima, confutata dal perito della famiglia che ha invece sostenuto che il giovane sarebbe stato picchiato selvaggiamente e poi schiacciato contro il muro prima di precipitare in fondo all'intercapedine alta meno di tre metri. Verità e giustizia: siamo venuti a Ponza per chiedere questo, ha dichiarato Paolo Pozzi, padre del 28enne, raggiunto al telefono ieri pomeriggio mentre si imbarcava sul traghetto diretto verso la terraferma. Accompagnato dalla signora Barbara, amica di famiglia, il padre di Gimmy in mattinata era tornato sul luogo della tragedia dove ha deposto palloncini rossi a forma di cuore, con su stampata l'immagine del ragazzo, e affisso striscioni lungo alcune strade per chiedere verità e giustizia. «Speravamo che qualcuno parlasse», ha detto il signor Paolo. Nei giorni scorsi la famiglia Pozzi ha lanciato una petizione online da rivolgere alle istituzioni affinché sia fatta luce «sulle troppe incognite sulla morte di Gimmy e i troppi errori nello svolgimento delle indagini», ha spiegato Paolo Pozzi ricordando anche «le ammissioni televisive di traffici di droga da parte di alcuni personaggi vicini a Gimmy nei suoi ultimi giorni di vita rimasti impuniti». La famiglia Pozzi tornerà a Ponza in occasione del primo anniversario della morte di Gianmarco. «L'8 e il 9 agosto saremo di nuovo sull'isola ha detto il signor Paolo Nella prima serata faremo una fiaccolata, con partenza alle 21.30-22 dal ristorante Assunta fino a via Staglio. Vogliamo commemorare nostro figlio ma anche scuotere le coscienze di chi sa la verità e non parla. Il giorno successivo, alle ore 19, sarà celebrata una messa nella chiesa vicino al porto. Nei due pomeriggi saremo presenti in piazza Pisacane davanti al Municipio e chiunque potrà riunirsi a noi, per ricordare Gianmarco, per esprimere solidarietà anche attraverso la firma della petizione, per parlare dell'accaduto, in nome della verità e della giustizia».
Rita Cammarone
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