Norme anti Covid calpestate e altre irregolarità nelle residenze per anziani: denunce e multe

Norme anti Covid calpestate e altre irregolarità nelle residenze per anziani: denunce e multe
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Venerdì 8 Gennaio 2021, 05:01
I CONTROLLI
Le residenze per anziani sono state passate al setaccio dai carabinieri del Nas di Latina. Oggetto di controllo, nel periodo delle feste natalizie, sono state 20 strutture nella provincia pontina. Pesanti le violazioni rilevate in diverse attività: una a Terracina, a cui è stata revocata l'autorizzazione, una a Priverno e due a Sabaudia, che sono state invece segnalate per irregolarità penali e amministrative. La gravità delle violazioni rilevate dai Nas va vista soprattutto in considerazione del periodo difficile che tutta la popolazione ed in particolare quella anziana sta vivendo a causa del Covid. Proprio le norme sul contenimento dei contagi sono state quelle non rispettate in tre strutture, che sono infatti state sanzionate per un totale di 1.200 euro (quattrocento ciascuna) per la mancata attuazione dei protocolli previsti dal documento di valutazione dei rischi: si tratta di sanzioni amministrative per irregolarità quali, ad esempio, l'assenza del gel disinfettante, o della cartellonistica prevista dalla normativa. Ben più grave invece la situazione riguardante la formazione del personale al rispetto delle misure di contenimento dei contagi: le strutture per anziani, in provincia di Latina, rappresentano da mesi una ferita aperta per la comunità, e se poi si scopre che in alcune di queste il personale non era adeguatamente formato per fare fronte all'emergenza sanitaria in corso, si comprende l'importanza dei controlli effettuati. Le violazioni penali in questo caso sono a carico dei titolari di strutture situate a Terracina e Priverno, più due a Sabaudia: oltre alle irregolarità riconducibili alla corretta formazione del personale, dai carabinieri è stato contestato anche il mancato aggiornamento del documento di valutazione dei rischi: il Dvr è un importante documento previsto dalla normativa che serve a mappare i rischi per la salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. Le strutture sono state segnalate all'autorità giudiziaria, che può ora prevedere ulteriori ispezioni e il rischio per i titolari è molto alto perché si rischiano una pena detentiva e multe salatissime. Non rispettate anche le capienze delle strutture: a Terracina è stata revocata l'autorizzazione per reiterate violazioni contestate circa la carenze di requisiti organizzativi per l'assistenza degli anziani e per aver alloggiato un numero maggiore di persone rispetto a quello previsto, mentre per le strutture di Sabaudia ed anche una a Formia sono state inoltrate richieste di adozione di diffida da parte dei rispettivi comuni (sempre per aver ospitato un numero maggiore di anziani rispetto a quello autorizzato). L'attività di ispezione è stata ordinata dal Ministero della Salute ed operata da tutti i 38 reparti Nas del territorio nazionale, che hanno controllato 1.848 tra case di riposo, rsa e comunità alloggio.
Stefania Belmonte
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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