Contagi alle stelle, eppure il picco non è ancora arrivato. Si attende per metà gennaio e questo inizio d'anno sarà decisamente più difficile e faticoso. Dopo i 1.345 casi del 31 dicembre e i 1.272 del 1 gennaio, nella giornata di domenica sono risultati positivi 630 tamponi su un totale di mille, cioè uno su due. E non è andata meglio ieri, con 700 test e più di 200 contagiati. La curva dunque crescerà ancora e la pressione sugli ospedali è in costante e rapido aumento tanto da costringere la Asl a valutare la situazione di giorno in giorno e a operare continue riconversioni dei reparti per fare posto ai pazienti covid.
QUARTA ONDATA
Il quadro è chiaro e a delinearlo è la direttrice dell'azienda sanitaria Silvia Cavalli: «Siamo ormai nel pieno di una quarta ondata difficile spiega I casi sono aumentati in modo significativo in particolare negli ultimi 10 giorni e il calo rilevato nelle scorse 24 e 48 ore non deve ingannare e far pensare all'inizio di una discesa della curva.
I POSTI LETTO
Un discorso a parte merita il problema dei ricoveri ospedalieri. All'enorme mole di contagi quotidiana corrisponde purtroppo un considerevole aumento di pazienti che hanno necessità di cure mediche e che arrivano al pronto soccorso dell'ospedale. Così, mentre si amplia la rete dei posti letto nel Lazio e quella degli hotel covid a Roma per la degenza e il controllo dei contagiati, il Goretti ha vissuto rapide riconversioni nelle ultime settimane per far fronte all'emergenza. Solo a ridosso del Natale si annunciava il passaggio allo scenario 4, con 44 posti letto in area medica e altri quattro di terapia intensiva, ma ora si è già passati al livello successivo e i posti letto dedicati sono diventati 67. «C'è una pressione importante spiega ancora la direttrice Silvia Cavalli Abbiamo già fatto molte riconversioni e con questa tendenza continueremo probabilmente anche nei prossimi giorni. La situazione si valuta quasi giorno dopo giorno. Quando il pronto soccorso è saturo e i pazienti non possono essere assorbiti si cerca di liberare altri reparti e di collocare i pazienti, togliendo però spazi a chi ha bisogno di cure mediche di altro tipo».
ARRIVA LA PILLOLA
Si continua poi con i monoclonali, le cui somministrazioni vengono sempre gestite dagli ospedali (tra le venti e le trenta al giorno non solo al Goretti ma anche a Terracina, Fondi e Formia), ma con una novità: entro questa settimana ci sarà la consegna al Goretti della pillola di anticorpo monoclonale, un ciclo di cinque pasticche che potranno essere somministrate anche a domicilio. Resta però il nodo dell'attività di testing, su cui però al momento, con le risorse disponibili, a quanto pare si può fare poco: «Abbiamo già ampliato l'operatività di alcuni drive-in spiega Silvia Cavalli e riaperto il servizio anche a Fondi, ma in questa fase della pandemia la sorveglianza deve necessariamente cambiare e occorre allentare la pressione sui drive-in. Basterà un tampone rapido per accertare la positività. Sarà una sfida grande: bisogna correre più del virus».
Laura Pesino
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