Svolta su parking e traffico si rivedono i sensi di marcia

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Mercoledì 19 Settembre 2018, 05:04
L'INIZIATIVA
FERMO Le colonnine per la ricarica cominciano a vedersi, ma di auto elettriche ce ne sono ancora pochissime. I ciclisti continuano a pedalare sulle strade perché le piste ciclabili sono a singhiozzo. Gli autobus, tranne quelli di scuola, girano mezzi vuoti. Sul fronte mobilità, il lavoro da fare è ancora tanto. Se n'è parlato ieri mattina al Caffè letterario. L'occasione fornita dalla Settimana europea della mobilità sostenibile che ha fatto tappa in città. A introdurre il convegno, a cui ha preso parte anche un gruppo di studenti dell'Ipsia, l'assessore ai Lavori pubblici Ingrid Luciani.
Il Comune
«Quanto a mobilità sostenibile ha spiegato il Comune di Fermo non sta ancora facendo tutto quello che sarebbe opportuno. È un po' indietro sulle azioni specifiche, meno su quelle strategiche. Anni fa, sui lati nord e sud della città, sono partite importanti azioni multimeccanizzate. Quando siamo arrivati noi, abbiamo cercato di rafforzare l'accoglienza sul lato nord». Il riferimento è alla risalita inaugurata a luglio. «Abbiamo cercato di spostare tutte le zone di parcheggio fuori dalla città. L'intenzione è di mettere colonninne di ricarica per mezzi elettrici e postazioni per noleggiare bici elettriche nei parcheggi. È decisamente ora che anche Fermo si doti di un Piano urbano per la mobilità sostenibile», ha aggiunto l'assessore che ha anche annunciato a breve l'inizio di una sperimentazione di modifica dei sensi di marcia sul lato nord, per incentivare l'uso della risalita meccanizzata e dei mezzi pubblici. E su bus e navette è intervenuto il presidente della Steat Fabiano Alessandrini. «Se riuscissimo a convincere la gente a usare di più gli autobus e a lasciare le auto a casa, sarebbe già una cosa grandiosa. Innescherebbe un ciclo virtuoso che porterebbe a una mobilità e a città migliori», ha detto. Era il 2002 quando l'azienda iniziò la riconversione a metano del suo parco mezzi. Tre anni più tardi, dentro il deposito, fu realizzato l'impianto di rifornimento. Oggi sono quattro gli autobus a metano che girano per la città. Di due milioni l'investimento fatto negli ultimi cinque anni. «I risultati le parole di Alessandrini sono soddisfacenti in termini di emissioni e costi. Ora guardiano con attenzione all'evoluzione del metano, il metano liquido, che consente maggiore facilità di approvvigionamento e percorrenze più lunghe, di 700-800 km con un pieno. Se ci fossero finanziamenti, vorremmo fare anche un pensierino anche all'elettrico». L'incontro di ieri mattina è stato anche occasione per presentare il Piano per la mobilita elettrica, approvato di recente dalla Regione.
Le misure
Tra le misure, l'acquisto di nuovi autobus che andranno a sostituire quelli vecchi e più inquinanti. «L'obiettivo è il rinnovo materiale, con un investimento di 25 milioni per 179 bus che saranno distribuiti sulle cinque province. Saranno Euro 6, quasi tutti a metano, con portabici per rendere intermodale il trasporto», ha spiegato Michela Ferroni della Regione. «Si sta lavorando alla creazione di una rete ciclabile regionale. L'investimento è di oltre 46 milioni. Si tratta di una rete a pettine, lungo le direttrici fluviali, per collegare la costa e l'entroterra», ha aggiunto. Grazie al finanziamento per il ponte che collegherà Marina Palmense e Porto San Giorgio, i due Comuni entreranno inoltre a far parte della Ciclovia Adriatica, che unirà Trieste a Santa Maria di Leuca.
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