Spazi risicati al Liceo classico caccia alle aule per 60 iscritti

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Martedì 25 Giugno 2019, 05:04
LA SCUOLA
FERMO La scuola è finita, ma non i problemi legati ai plessi. Il trasloco della media Betti a Sant'Andrea e il successivo trasferimento di alcune classi dell'Iti Montani nel polo scolastico provinciale, sembravano aver portato un po' di pace dopo un periodo a dir poco travagliato. Ma la calma è durata poco. Perché, a lezioni appena terminate e con gli esami di maturità ancora in corso, per le scuole superiori è già tempo di pensare a settembre. Le iscrizioni al prossimo anno, che si sono perfezionate nelle ultime settimane, stanno creando qualche difficoltà al Liceo classico. Dietro i banchi, tra tre mesi, siederanno una sessantina di nuovi iscritti. Troppo pochi, per l'Ufficio scolastico regionale, per formare tre classi. Le sezioni, quindi, salvo stravolgimenti difficili da ipotizzare, saranno due. Fin qui niente di strano, eccezion fatta per le oggettive difficoltà che insegnanti e ragazzi potrebbero avere a districarsi in classi tanto affollate.
La situazione
All'Annibal Caro, però, i problemi sembrerebbero altri. Pare, infatti, che la scuola non abbia aule abbastanza grandi dove sistemare i nuovi arrivati. Un fatto che è conseguenza degli spazi limitati di cui il plesso dispone da un annetto a questa parte. Da quando, dai controlli fatti fare dalla Provincia al tetto dell'edificio, sono emerse criticità che hanno portato alla chiusura di alcune zone e alla conseguente ridistribuzione delle classi. L'emergenza è stata tamponata con interventi che hanno salvato il salvabile. Una buona parte della scuola, però, è comunque interdetta e non può essere utilizzata. A gennaio, a preiscrizioni chiuse, il preside Piero Ferracuti ha scritto alla Provincia per metterla a conoscenza del problema. Ma in quel periodo l'ente era alle prese con l'affaire Betti e gli spazi risicati del Classico sono passati in secondo piano. Anche perché, trattandosi di preiscrizioni, i numeri sarebbero potuti cambiare e l'emergenza rientrare.
La richiesta
Così non è stato e, pochi giorni fa, il dirigente scolastico è tornato alla carica, chiedendo alla Provincia interventi urgenti, da fare entro l'estate, per scongiurare l'ipotesi di iniziare l'anno con i doppi turni o eventuali traslochi. A meno di ripensamenti, però, difficilmente sarà accontentato. Il cronoprogramma stilato dalla Provincia non vede il Classico in cima alla lista dei lavori. Dei lavori finanziati dal Miur, i primi a partire dovrebbero essere quelli al convitto dell'Iti. E anche lì, comunque, si tratterebbe di aspettare l'ultima parte dell'anno. Poi toccherebbe al Liceo artistico di Porto San Giorgio. Vista l'urgenza del caso, l'ente guidato da Moira Canigola potrebbe però prevedere un intervento lampo per l'Annibal Caro, scongiurando per la scuola, che a questo punto aspetta sempre più con ansia il nuovo plesso, l'ennesimo inizio d'anno in salita.
La scelta
Proprio per questo, oggi pomeriggio in Provincia ci sarà un summit tra la presidente e i tecnici, per fare il punto della situazione e decidere il da farsi. Perché la carne al fuoco è tanta. Lavori ai tetti sono infatti previsti anche all'istituto Tarantelli di Sant'Elpidio a Mare e al triennio del Montani, da dove tutto è cominciato.
Il sequestro
È stato proprio il crollo di una parte di tetto dell'edificio, sotto sequestro dallo scorso novembre, a dare il via ai controlli nelle altre scuole. Dai quali sono emerse criticità che hanno portato alla chiusura di diversi spazi e, in certi casi, al trasloco delle classi. L'estate partita in quarta si preannuncia, dunque, bollente anche sul fronte scolastico.
I giorni
Le prossime saranno settimane cruciali per conoscere il futuro dei plessi scolastici e di chi, dal mese di settembre, li popolerà.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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