«Sostegno e vicinanza alle piccole imprese Qui c'è molto da fare»

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Venerdì 20 Luglio 2018, 05:04
L'INAUGURAZIONE
FERMO Una lunga mattinata, tantissime autorità, in una sala riunioni gremita per tenere a battesimo la nuova sede fermana di Confcommercio Marche Centrali in via Egidi, a Salvano. Uno spazio, come ha sottolineato il direttore Massimiliano Polacco, appena dopo la benedizione di mons. Pietro Orazi, «polifunzionale e pronto ad accogliere gli utenti. Vedete un edificio tutto trasparente, dove dominano le vetrate, perchè la trasparenza è proprio il nostro impegno». Si rimarca subito l'attenzione alle zone colpite dal sisma, Polacco ricorda come in Confcommercio Marche Centrali ben 65 comuni siano all'interno del cratere.
La platea
In platea un folto elenco di figure dell'imprenditoria, delle pubbliche amministrazioni e delle forze armate, tra cui i nuovi comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di finanza, tenente colonnello Antonio Marinucci per l'Arma e Domenico Rizzo per le Fiamme gialle.
Punto di riferimento
Il sindaco di Fermo Paolo Calcinaro si dice convinto che la nuova sede sarà un punto di riferimento, vede il bicchiere mezzo pieno ed una ripresa dopo il tracollo di consumi e visitatori del 2017 causato dal terremoto, ricorda il lavoro sulla rilocalizzazione delle piccole attività lesionate, poi parla di bandi europei e fa scuotere la testa al collega di Amandola Adolfo Marinangeli: «Attenzione a come vengono tarati, perché incentivare a spostare le imprese dentro il cratere sismico può significare desertificare le aree immediatamente fuori. Non finiamo per impoverire il territorio, il pericolo esiste». Tocca al collega sangiorgese Nicola Loira, che ricorda «l'importanza degli enti intermedi, in questo caso specialmente per le aree costiere, che assorbono gran parte dell'attività di Confcommercio. Oltre al sisma e alla crisi viviamo una trasformazione epocale che insieme alle associazioni di categoria dobbiamo approfondire».
Made in Italy
Il presidente della Camera di commercio Graziano Di Battista si congratula e ricorda come «il riconoscimento del marchio Made in Italy in Europa resti un obiettivo fondamentale per tutte le imprese italiane». Parla di grandi trasformazioni «di cui tutti siamo protagonisti» anche Rodolfo Giampieri, oggi presidente Autorità portuale Adriatico centrale. Il presidente regionale Confcommercio Giacomo Bramucci sottolinea «il rinsaldamento del nostro legame col territorio, stiamo cambiando linguaggio e qualità dei servizi per trovare la risposta giusta», poi cita tutto lo staff della sede fermana, guidata da Maria Teresa Scriboni.
Lo studio
A far riflettere con studi e statistiche è il prorettore del Politecnico delle Marche Gian Luca Gregori. «Se guardiamo al tasso di disoccupazione, specie giovanile, troviamo un Italia spaccata in due e le Marche a metà. Il numero di imprese attive nella regione sta diminuendo, le piccole sono il 96% del totale, il 64% sono individuali, è chiaro quindi che se saltano le piccole aziende, salta tutto il sistema.
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