Si riparte con l'area di crisi vertice su strade e scogliere

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Venerdì 17 Gennaio 2020, 05:04
LE INFRASTRUTTURE
FERMO Trenta milioni per l'ospedale di Campiglione, 4,5 per le scogliere emerse di Porto Sant'Elpidio, 1,5 per il palazzetto dello sport di Montegranaro. Indipendentemente da come andranno le elezioni regionali, non si torna indietro. I soldi sono a bilancio e, anche se dalle urne dovesse uscire un altro colore politico, nel Fermano, ci arriveranno.
Le somme
Lo dice chiaro Luca Ceriscioli, ieri mattina a Fermo per tirare le somme del mandato ormai agli sgoccioli. Con lui, nella sala del Consiglio provinciale, ci sono la padrona di casa, Moira Canigola, il consigliere regionale Francesco Giacinti e l'assessore regionale Fabrizio Cesetti, che più volte ruba la scena al governatore. «Uno dei grandi meriti di questa amministrazione regionale dice è aver saputo dispiegare risorse in modo equo nei territori. Il Fermano ne ha avute più in questi cinque anni che dal 1970». E giù con i numeri: 255 milioni e rotti arrivati nella provincia più piccola tra il 2015 e il 2019. Poco meno di un terzo (78,475 milioni) sono della ricostruzione, il resto (176,760 milioni) investimenti ordinari. Tra le voci, spiccano i 93 milioni dell'edilizia sanitaria (gli ospedali di Fermo e Amandola e la riconversione di quello di Montegiorgio), i 64,4 dell'edilizia scolastica (arrivati dagli sms solidali) e gli oltre 29 delle strade, «partendo dalla consapevolezza che questa parte di territorio marchigiano deve superare deficit strutturali e produttivi».
L'economia
Il discorso allora vira sull'area di crisi complessa. «L'abbiamo chiesta fa sapere l'assessore non come un guscio vuoto, ma come un contenitore con risorse dentro. Abbiamo chiesto anche interventi forti per colmare il gap infrastrutturale e messo dai 13 ai 15 milioni. Chiediamo che il ministero faccia lo stesso». Il 30 del mese Cesetti incontrerà il ministro Paola De Micheli. Alla titolare delle Infrastrutture chiederà di inserire Mezzina, Mare-Monti, scogliere emerse e terza corsia «fino all'innesto con l'A24 e non certo indietreggiata» nell'area di crisi. «Ci candidiamo ad accogliere la sfida», rimarca Ceriscioli. Tornando ai numeri, nel complesso, per quelle che sono chiamate connessioni, e cioè i collegamenti materiali e immateriali, sono stati investiti 63,5 milioni. Oltre ai 29 delle strade, ci sono i 10,8 delle ciclovie, i 5,4 dei nuovi treni. Poco più di un milione è andato al porto, 1,1 per la depurazione delle acque, 280mila euro per il wi-fi sulla costa e 67mila per i cammini religiosi. Tredici milioni la somma investita per la banda ultralarga che, dopo Montalto delle Marche (è stato il primo Comune coperto), presto assicura il governatore arriverà anche nel Fermano.
Le cifre
La sezione più corposa è quella dell'edilizia, con 173 milioni spesi. A parte ospedali e scuole, 6 milioni sono andati alle case popolati, i 2,6 agli adeguamenti antisismici e 6 alla valorizzazione del patrimonio culturale e artistico. Poco meno di 19 milioni la somma investita per la difesa del territorio: 8,8 per la costa e quasi 10 per la prevenzione del rischio idrogeologico. Cifre che piazzano la provincia di Fermo al quarto posto nella classifica degli investimenti regionali. Prima di Pesaro «prova che il territorio da cui arriva il presidente non è stato affatto privilegiato», puntualizza Ceriscioli. «Risorse regionali precisa Cesetti e non di Bruxelles». La frecciatina è per il Comune di Fermo che «spesso esalta la capacità della città di intercettare risorse comunitarie. Non è così: sono risorse regionali». Come quelle che saranno usate per riqualificare l'ex mercato coperto («il progetto del Comune era stato escluso, la Giunta Ceriscioli l'ha recuperato». O il terminal, da poco inaugurato.
La soddisfazione
«Quanto più un'amministrazione riesce a centrale gli obiettivi, tanto più riesce a ripartire le risorse in base ai bisogni dei territori a cui si fa rifermento», il commento del consigliere regionale Francesco Giacinti che si dice soddisfatto di «poter vedere finito l'ospedale di Campiglione forse al termine della prossima legislatura». Con i 30 milioni messi a bilancio (38 in tutto quelli stanziati da qui al 2022), i finanziamenti per la nuova struttura arrivano a cento milioni. Un ospedale innovativo, con più posti letto rispetto al progetto iniziale, ma senza l'Emodinamica. L'ha fatto intendere chiaramente Ceriscioli ieri: non si può avere tutto dappertutto.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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