Riparte il mercato immobiliare i prezzi sono di nuovo accessibili

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Martedì 22 Ottobre 2019, 05:04
IL TREND
FERMO Il mercato immobiliare sta ripartendo. Dopo un lungo periodo di stallo, si tornano a vendere case e locali commerciali. I prezzi schizzati alle stelle per la crisi si stanno pian piano abbassando. E, anche se l'edilizia fatica a ripartire, il terremoto, al netto delle sue tragiche conseguenze, ha ridato slancio al settore. Cartina di tornasole è il Fermano. Stretta fetta di terra che condensa in pochi chilometri mare, colline e monti.
Gli affari
Gli affari, facile intuirlo, si fanno nei centri più grandi. Le eccezioni ci sono e riguardano i piccoli borghi, amati da nordeuropei e statunitensi, pronti a comprare e a rimettere in sesto autentici ruderi per passarci la vecchiaia. Le sfilze di affittasi e vendesi punteggiano i centri storici. Quello di Fermo non fa eccezione. E se la piazza si sta ridestando, le vie intorno ancora faticato a ritrovare appeal. «Sono anni spiega Enzo Pasquini, dell'Agenzia Centro Storico Immobiliare che il mercato è in crisi. Di costruzioni nuove non vengono quasi più fatte, mentre il vecchio si vende perché i prezzi sono tornati più accessibili». In città e sulla costa, per comprare un appartamento si arriva a pagare fino a 200mila euro.
Lido
Discorso diverso a Lido Tre Archi, dove se ne spendono al massimo 50mila. In centro, un appartamento nuovo costa tra i 1.700 e i 2.000 euro al metro quadro. Il fatto è che è difficile trovare acquirenti. Ci sono voluti gli universitari per convincere i proprietari a ristrutturare i vecchi immobili. Grazie anche agli sgravi fiscali che rimborsano fino al 50% dei lavori e fino al 65% se c'è di mezzo il risparmio energetico. Così, verso Santa Caterina e attorno all'ospedale il mercato si è riattivato. Stesso discorso per la piazza, dove, però, il giro d'affari riguarda soprattutto i locali commerciali. «Con l'amministrazione che si è concentrata sul centro storico dice Pasquini c'è stata una ripresa della richiesta. Soprattutto in piazza. Nelle altre zone va un po' meglio rispetto a qualche anno fa, ma è difficile trovare gente pronta a investire». Saliscendi e problemi coi parcheggi i maggiori deterrenti all'acquisto. Oltre al terremoto che ha spento l'interesse per i centri storici, in favore della costa. Che continua a richiamare gli amanti del mare e della pianura. A Lido di Fermo, un appartamento nuovo costa in media 4.000 euro al metro quadro. La cifra, va da sé, si abbassa se la casa non è nuova (2.500-.3000 euro al metro quadro). Decisamente più bassi i prezzi di Lido Tre Archi, dove per una appartamento di 30-40 metri quadri di spendono tra i 25 e i 30.000 euro. Tolta Fermo, le piazze maggiori sono, appunto, quelle costiere. Anche lì l'onda lunga della crisi ha lasciato strascichi. E, solo da poco, le cose cominciano ad andare meglio.
Porto San Giorgio
Fa eccezione Porto San Giorgio che sembra aver risentito poco delle vicissitudini mondiali e delle conseguenti ricadute locali. «È un mercato un po' a sé. La compravendita non si è mai fermata. Dal 2006 al 2009 il mercato immobiliare è stato drogato. I prezzi sono andati alle stelle, poi pian piano si sono abbassati. Il più delle volte parliamo di seconde case. Un passo che fa chi ha la possibilità di accedere a mutui o di contare su risparmi propri e che compra come investimento mare». A parlare è Michela Mosca di Cm Casa. Tra 3-500 e 4.500 euro al metro quadro il prezzo di un appartamento lato mare. Tra 2.700 e 3.000 quello di un immobile non nuovo. Per una cifra simile se ne può acquistare uno nuovo in piazza Gaslini o in piazza Mentana.
Gli immobili
Un mercato che non conosce crisi e che fa vendere appartamenti di ottanta metri quadri lato mare a 350mila euro. Quando non diventano rifugi dove trascorrere gli anni della pensione, queste case vengono affittate. Spesso solo per una parte dell'anno, lasciando i mesi estivi, e più remunerativi, per i vacanzieri. Ma di immobili da affittare a Porto San Giorgio ne sono rimasti pochi. «Fino ad agosto spiega Mosca c'era molta richiesta di vendita. Con la caduta del Governo, da settembre, è iniziata una fase di stallo ed è molto aumentata la richiesta di case in affitto. Il fatto è che non se ne trovano quasi più perché, dopo il sisma, nella maggior parte sono andati i terremotati». Problema inverso per i locali commerciali: «Ce ne sono parecchi, ma, se i proprietari non si ridimensionano con i prezzi, sarà difficili affittarli».
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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