Ragazzini ubriachi e vandali vigilantes per finire la stagione

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Mercoledì 22 Agosto 2018, 05:04
L'EMERGENZA
FERMO A Ferragosto il fenomeno si è attenuato perché sono usciti in pochi, forse a causa del maltempo che ha imperversato per tutta la nottata. Ma i ragazzini ubriachi ed aggressivi, che sotto l'effetto di alcool fanno di tutto, sono tornati, ammesso che se ne fossero mai andati via dalla costa. E' dall'inizio dell'estate, infatti che, soprattutto durante i fine settimana, danno vita a delle vere e proprie scorribande notturne, compiendo atti vandalici ai danni delle strutture balneari che alla mattina non fanno che contare danni. E' c'è qualcuno che inizia pure a definirli nuovi barbari, tanto sono violenti, il più delle volte, quando se la prendono con ombrelloni, sdraio e lettini.
Il commento
«Io le chiamerei cavallette, arrivano ad una certa ora e invadono la spiaggia» commenta Carlo Iommi, in questo caso presidente della Lega Navale di Porto San Giorgio, con una spiaggia a servizio dei soci, che non si salva dalla messa a soqquadro notturna da parte dei giovani. «Si limitassero solo a rovesciare sdraio e lettini dice : il fatto è che vanno oltre e fanno pure danni. Non si riesce a venirne fuori». Come presidente dei balneari di Confcommercio Marche Centrali, invece, all'inizio dell'estate aveva incontrato l'amministrazione comunale, sempre di Porto San Giorgio, chiedendo controlli mirati, ma praticamente nulla.
La strategia
Qualcuno, come lui stesso, s'è organizzato per conto proprio. «Io la guardia notturna la tengo sempre spiega Iommi ma qui non può nulla nemmeno lei. Quelli (i ragazzini ubriachi, ndr) ti sfidano e se il vigilante interviene da una parte, i gruppi di ragazzi ricompaiono subito dall'altra. A posteriori provo pure pena, ma qui rischiamo». Rischiano gli operatori, non solo per i danni e gli atti vandalici, ma anche perché non possono reagire, perché i vandali sono minorenni, e lo sottolineano se qualcuno tenta di reagire. In qualche caso, soprattutto lo scorso anno, qualcuno dei titolari di chalet, rimasti nella struttura per vigilare, ha pure subito lievi aggressioni. Una vera e propria sfida quella che lanciano, come sembrano aver fatto, all'inizio dell'estate, allo chalet Baia Principe, letteralmente preso di mira. «Ferragosto a parte che, come un po' ovunque, di gente in giro ce n'è stata poca dice il titolare Ulderico Beato finora è andata bene. Nel clou dell'estate ho messo una persona di notte a controllare la struttura». Si sono visti ubriachi e vandali, ma di danni non gliene hanno fatti più. Il fatto è che da una parte, opinione comune agli operatori, andrebbe fatto rispettare alla lettera il divieto di accesso in spiaggia dalla mezzanotte alle cinque del mattino, dall'altra c'è il problema del consumo di alcool. E per quanto con la Questura a inizio stagione si sia fatto un apposito summit per arginare il problema, i giovanissimi continuano ad ubriacarsi. Ultimo caso, nella notte tra domenica e lunedì: un minore soccorso dopo aver perso i sensi mentre si trovava in spiaggia con gli amici.
La zona
Il fenomeno, allarmante, per ora sembra essere circoscritto al litorale sangiorgese, quello più gettonato dai ragazzi. Ma segnalazioni di atti vandalici ci sono state anche a Porto Sant'Elpidio e, in misura inferiore, a Lido e Casabianca di Fermo. «A noi di danni non ne fanno, quelli, i problemi si creano dove c'è la movida», commenta a sua volta Romano Montagnoli, dello chalet sangiorgese Windsurf. La sua struttura è a nord della città, ma lui, che ha preceduto Iommi nel ruolo di responsabile del Sindacato balneari di Confcommercio, un'idea ce l'ha. Partendo dal presupposto che di notte in spiaggia non si può andare, dice che «nel nostro paese, pur essendoci tanto di cartelli, è difficile farli rispettare».
Il centro
Tra quelli centrali il più fortunato, ad aver subito solo pochi danni, come qualche ombrellone tagliato e poco altro, è lo chalet Quadrifoglio. «Lavoriamo poco con i giovani di questa età dice Alessandro : chi frequenta la nostra struttura è più che altro adulto, quindi grossi problemi non ne abbiamo. In più abbiamo una persona addetta alla sicurezza notturna che aiuta e non poco. Ma serve una legge ferrea che venga fatta rispettare». Anche perché la società così come sta venendo fuori è sempre più complicata da vivere. «La situazione è davvero penosa chiude Iommi se provi a sgridarli rischi pure che si vendichino». E sono in molti quelli che si chiedono quale sia il ruolo delle famiglie in questa vicenda dalla quale sembra non si riesca a uscire.
Chiara Morini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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