Rafforzati i controlli sul Super Green pass «Ma ora ripartiamo»

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Martedì 14 Dicembre 2021, 05:05
L'EPIDEMIA
FERMO Stretta sui controlli anti-Covid. Sotto la lente delle forze dell'ordine, lo scorso fine settimana, sono finiti i ristoranti della costa. Decine quelli ispezionati, tra Porto Sant'Elpidio e Porto San Giorgio. Occhi puntati sul Super Green pass, indispensabile per mangiare fuori. Che ha già portato ai primi tavoli disdetti. Se i ristoranti sono meno pieni di quanto sarebbero in tempi normali, però, non è solo colpa della super certificato verde. La sua parte la fa pure la paura.
Il commento
«In un periodo di recrudescenza del virus, se può, la gente preferisce non stare nei luoghi dove deve togliersi la mascherina», spiega Maria Teresa Scriboni. Per la referente territoriale di Confcommercio Marche Centrali, il Super Green pass «non è un elemento preponderante». «È che le famiglie sono impaurite dice , anche per effetto della campagna per la terza dose di vaccino. Speriamo che la paura passi e che si torni a un clima di serenità e fiducia, perché i ristornati sono il primo baluardo della precarietà di questo momento». Ma per capire se il mix tra Super Green pass e timore di contagiarsi influirà e in che modo su pranzi e cenoni di Natale e Capodanno ci vorrà ancora un po', perché «il territorio si muove all'ultimo momento». Mentre i ristoratori fanno i conti con le prime disdette, nel Fermano è partito lo shopping di Natale. Che s'è dovuto adattare ai tempi che corrono. «Invece di passare quattro o cinque volte, comprano tutto in una volta. Probabilmente, così si sentono più sicuri», spiega Enea Pecorini, direttore del Girasole di Campiglione. Meno passeggio natalizio nel centro commerciale, quest'anno, insomma. Quando arrivano, i clienti hanno già le idee chiare e vanno dritti alla meta. Si dice tranquillo, Pecorini.
Il rispetto
«Le disposizioni di legge spiega vengono rispettate scrupolosamente. Tutti quelli che lavorano nelle attività, se non vaccinati, sono sottoposti a tampone. Le attività di ristorazione chiedono il Super Green pass. I clienti vengono a fare acquisti in maniera ordinata. In galleria non si sono mai creati affollamenti». Ma a intimorire i commercianti ci pensano le quarantene, soprattutto quelle delle scuole. Intere famiglie a casa che mettono a rischio gli acquisti di fine anno. Così, da Confcommercio arriva l'appello, a chi può, a «continuare ad andare nei negozi, evitando di comprare online, o di farlo nei negozi del territorio che hanno anche questo canale di vendita». Messaggio simile lo lancia Confartigianato che «invita tutti a imbandire le tavole con alimenti di qualità e regalare prodotti e servizi artigiani». Numeri alla mano, si stima che a dicembre il Fermano spenderà 43 milioni per comprare prodotti alimentari e bevande (settori che nella nostra provincia danno lavoro a 1.384 persone) e 21 milioni per altri prodotti e servizi di Natale. «La food economy spiega il presidente territoriale di Confartigianato Macerata-Ascoli Piceno-Fermo, Enzo Mengoni è un'economia molto importante, come tutta quella del periodo natalizio. In questa pandemia abbiamo registrato momenti davvero difficili e il Natale 2021 può rappresentare un'occasione di ripresa». «Per questo prosegue , vogliamo sensibilizzare i consumatori circa l'importanza di acquistare prodotti d'eccellenza e di qualità, che solo una produzione locale attenta come la nostra sa garantire». Servono a questo il decalogo con i dieci buoni motivi per comprare artigiano e i Menù delle feste delle province a tavola, la guida per mettere in contatto gli imprenditori del settore con i clienti, redatti da Confartigianato.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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