Priorità al controllo di vicinato Sarà incaricato un ex generale

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Martedì 21 Luglio 2020, 05:04
LA SICUREZZA
FERMO Si stringe sul controllo di vicinato a Lido Tre Archi. Ieri pomeriggio, il prefetto Vincenza Filippi ha incontrato il futuro delegato del quartiere. Colui, cioè, che farà da tramite tra cittadini e forze dell'ordine segnalando scorrettezze e abusi. Si tratterebbe di un'ex generale, oggi in pensione, su cui Comune e comitato di cittadini avrebbero trovato l'intesa. Ufficializzato l'incarico, il protocollo siglato giovedì scorso in Prefettura potrà partire, con le sentinelle che, però, non potranno prendere iniziative personali, né pattugliare il territorio, da sole o in gruppo.
Piccola vittoria
Una piccola grande vittoria per il quartiere in cerca di normalità, stufo di essere ricordato solo per fatti di cronaca nera e violenza. Popolato di tanta gente perbene che pretende di vivere in un lembo di terra bello e sano. Che non sarà facile lo sa bene. A ricordarglielo ci sono gli accoltellamenti e le occupazioni abusive, i pusher e le retate. Il controllo di vicinato darà una mano. Gli abitanti saranno controllori del posto dove vivono, ma non basta. Come non bastano le telecamere di sicurezza. Ne è convinto il comitato di residenti che torna a chiedere l'istituzione di un posto fisso di Polizia. La doccia fredda di giovedì è stata mal digerita. La risposta spicciola del sottosegretario all'Interno non è piaciuta. Carlo Sibilia ha detto chiaramente di non saperne niente e che, per rendere più sicuro Tre Archi, basteranno telecamere, lettori di targa e cittadini guardinghi. Per loro, invece, serve di più. Serve un presidio fisso e divise che non devono partire da Fermo o dai Comuni vicini quando c'è bisogno. Il comitato assicura che non arretrerà di un millimetro. Sta raccogliendo le firme che la prossima settimana consegnerà al prefetto.
La gente è stanca
«Riceviamo tantissime telefonate. La La gente è stanca, non si fida. In noi dice il presidente di Confabitare Fermo, Renzo Paccapelo vede un barlume di speranza. Non facciamo niente di eccezionale. Chiediamo solo quello di cui il quartiere ha bisogno e non ci fermeremo finché non l'avremo ottenuto. Per risolvere i problemi di Lido Tre Archi serve il pugno di ferro». Il posto fisso di Polizia approderà in Consiglio comunale sotto forma di mozione. A presentarla sarà, appunto, il comitato che domani incontrerà il sindaco per discutere della questione. Le reazioni per l'uscita di Sibilia non si sono fatte attendere.
Fratelli d'Italia
«È inutile battersi a livello locale in maniera marcata il commento del segretario provinciale di Fratelli d'Italia, Andrea Balestrieri per poi veder arrivare la doccia fredda da parte dello Stato centrale, che costringe i cittadini a vivere e lavorare in una situazione di profonda insicurezza». «Come può un'amministrazione prosegue Balestrieri fare una chiara politica di prevenzione, quando, poi, proposte serie e concrete per il territorio vengono così amaramente bocciate? La situazione è grave e, con il grande lavoro delle forze dell'ordine, ogni volta si cerca di riportare stabilità e tranquillità tra la popolazione, ma un giorno le cose potrebbero degenerare e allora sarà tutto inutile». Dovrebbe muoversi la politica, e non solo quella fermana. Alzare la voce. Pretendere sicurezza per un quartiere che non si esaurisce dentro i confini comunali. In tempo di campagna elettorale non dovrebbe essere difficile. Basta che, a urne chiuse, non ce se ne dimentichi.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA'
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