Prima edizione nel 1989 poi la ribalta mondiale

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Lunedì 11 Novembre 2019, 05:04
LA STORIA
MONTEGIORGIO Un appuntamento da sempre molto sentito. Il Palio dei Comuni è atteso, ogni anno, da 31 edizioni a questa parte. Così è stato nel 1989, così è stato ieri, nel 2019. Un torneo divenuto appuntamento fisso per l'ippica e per i Comuni, per gli appassionati e per la popolazione. Una gara che affonda le sue radici nei tempi antichi, in altri tornei cavallereschi. Tanto antichi, quelli che un tempo vedevano appassionare le genti delle Marche e di altre regioni vicine, e che oggi si contendono il titolo, con una gara ippica.
Le regole
Oggi come allora: diversi i tempi, diverse le regole, ma lo spirito è sempre lo stesso. E' forse questo che fa del Palio dei Comuni Lanfranco Mattii molto più che un semplice torneo ippico che coinvolge i paesi. Sono stati 27 quelli che hanno partecipato quest'anno, arrivati dalle Marche e non solo. Dall'Ascolano e dal Fermano, dal Maceratese e dall'Anconetano, queste sono state le province di casa nostra rappresentate ieri all'ippodromo San Paolo. Dalle regioni vicine sono arrivati comuni dall'Abruzzo e dall'Umbria, come sempre, ma anche dalla Toscana e dall'Emilia Romagna, rappresentata dal parmense Montechiarugolo. Una festa sportiva e di amicizia, cresciuta sotto ogni punto di vista, nel corso degli anni. Quello meramente sportivo innanzitutto. Dalla prima edizione all'ultima, sempre organizzata dall'ippodromo San Paolo, la svolta tecnico-sportiva si è avuta alla quinta edizione nel 1993, quando parteciparono gli allora campioni svedesi Park Avenue Katy (che poi vinse quella edizione), Meadow Prophet e First Sid.
Il peso
Da allora la corsa iniziò ad avere una sua valenza internazionale, poi consolidatasi nel tempo. Anno dopo anno la corsa al trotto tra Comuni è diventata infatti uno degli appuntamenti più attesi ed importanti del calendario ippico, sia nazionale che internazionale, e diventa sempre più evento culturale per tutti gli appassionati del settore. Una gara tanto attesa pure dai Comuni, tant'è che ormai già diverse settimane prima dell'evento, nelle città si inizia a discutere sulla scelta del cavallo che le rappresenterà, su come partecipare e così via. In testa nel palmarès delle vittorie nel Palio è rimasta Fermo con 6 vittorie. Tali erano quelle conquistate, fino all'edizione 2018: il capoluogo si è imposto nel 2005, 2006, 2007, 2012, 2013, 2014. Le ultime quattro edizioni, prima di quella di ieri, erano state conquistate da Magliano e Monte Urano. Magliano, che era stato anche il vincitore della prima edizione, si è imposto nel 2015 e nel 2016.
L'appannaggio
Le ultime due edizioni sono invece state conquistate da Monte Urano che pure aveva vinto, fino all'anno scorso, solo nel 1998, e che ora cede lo scettro a Montegiorgio. Tra le città fuori provincia, hanno vinto Mogliano nel 1991, Civitanova Marche nel 1999, Monte San Giusto, nel 1995, 1997 e 2004. Per quelle fuori provincia Assisi, nel 1990, la seconda edizione. Delegazioni dei comuni vincitori del Palio 2017 e 2018 (Monte Urano) e ospitante il Palio del Comuni (ovviamente Montegiorgio) sono andati insieme a Fermo, la scorsa estate, in Francia, alla fine di agosto, per il Palio de l'amitiè che era stato organizzato dal comune di Cagnes-sur-Mer.
Chiara Morini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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