Piano d'attacco per le superiori C'è l'ok ai lavori per 30 milioni

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Giovedì 4 Giugno 2020, 05:04
Più di 30 milioni per rendere più sicure le scuole superiori della provincia. Dai tetti agli impianti antincendio, dalle ristrutturazioni ai nuovi plessi, sono previsti interventi in tutti i 27 istituti del Fermano. L'articolato piano è stato presentato ieri mattina. Numeri alla mano, la presidente Moira Canigola ha delineato il futuro delle scuole superiori.
Il commento
«Un'operazione mai verificata prima, neanche con la Provincia unita. Il fatto che non si vedono cantieri non significa che questi progetti non sono reali, ma che i procedimenti amministrativi sono eccessivamente complessi ed esageratamente lunghi», ha esordito. Il cronoprogramma tocca tutti gli istituti superiori del territorio. Il triennio dell'Iti è quello a cui spettano più soldi. Tra il nuovo tetto, l'adeguamento e il miglioramento tecnico, l'impianto antincendio e i controlli dei solai, in ballo ci sono 6,650 milioni (fondi della Protezione civile, della Ricostruzione e del Miur). Dopo il crollo del tetto, due anni fa, l'edificio di via Montani è ancora sotto sequestro. Il progetto è quasi pronto. La gara dovrebbe tenersi entro l'estate. Poi, la Procura dovrà autorizzare i lavori. Di fianco alla sede della Provincia, da qualche giorno è ripartito il cantiere dei nuovi laboratori del Montani, finanziati con 2,419 milioni di fondi del terremoto. Dovrebbero essere pronti entro un paio di mesi.
La previsione
Tempi più lunghi, invece, per il nuovo Liceo classico che sorgerà sempre nel polo scolastico di via Lussu, finanziato con 7,3 milioni di una tranche successiva della ricostruzione. Il geometra Sandro Vallasciani ha provato a spiegare perché passano anni prima che un'idea si tramuti in cantiere. Per ottenere un finanziamento va presentato un progetto. E deve essere ben fatto, se si vuole sperare di ottenere i fondi. Poi, tra gare per i progettisti, progetti definitivi ed esecutivi e lavori da affidare, i mesi spesso diventano anni. Sempre che non si metta di traverso qualche ricorso. Il Coronavirus ha allungato ancora di più i tempi.
Il piano
Tra gli interventi strutturali c'è la messa in sicurezza del Liceo scientifico di Fermo (1,532 milioni), già partita e che dovrebbe terminare il prossimo aprile, il rafforzamento della copertura di legno del Conservatorio (300mila euro), che aspetta di poter tornare al piano fiati, i 5 milioni per l'adeguamento sismico del convitto del Montani, i 465mila euro per il miglioramento sismico della Meccanica, sempre del Montani, e i 65mila euro per sopraelevare lo Scientifico di Montegiorgio. Anche se spiega il dirigente Ivano Pignoloni , adeguarsi del tutto alle nuove normative è impossibile, qui come da altre parti. Progetti e finanziamenti che si incrociano. «Non ci siamo cullati dice Vallasciani , ma battuti su più misure. Dove arriviamo prima, otteniamo prima». A breve partiranno i lavori ai tetti del Tarantelli di Sant'Elpidio a Mare e del Liceo artistico di Porto San Giorgio». Quelli del convitto dell'Iti e del Liceo classico sono ancora in fase di progettazione. Entro questo mese apriranno i cantieri gli impianti antincendio del Tarantelli e del triennio e biennio dell'Iti. Più impegnativi gli altri interventi. «Dureranno più di un anno solare. Perciò fa sapere Pignoloni bisognerà farli in copresenza, sicurezza e senza intralciare l'attività scolastica». La cui ripresa è un'incognita. «Gli edifici vecchi sono così e basta. Se un'aula è piccola spiega , c'è poco da farci. Per quelli più nuovi, puoi sdoppiare una classe, ma il distanziamento non è possibile, qui come altrove».
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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