Ospedale, 90 unità in meno E la Cisl boccia il piano ferie

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Lunedì 22 Luglio 2019, 05:04
LA SANITÀ
FERMO Una sanità sotto organico. Che affronta l'estate con una novantina di professionisti in meno rispetto al necessario. Che vuole usare i fondi interni per supplire alla carenza di personale. E sulla quale aleggia lo spettro dell'indagine scattata nel reparto di Radiologia. Se il terremoto che ha scosso il sistema sanitario marchigiano, facendo emergere uno scenario di presunti appalti truccati e dirigenti corrotti, ha scioccato l'intera regione, anche a livello locale la situazione non è rosea.
L'affondo
A lanciare l'allarme è ancora una volta la Cisl che, attraverso il segretario regionale Giuseppe Donati, dipinge uno quadro a dir poco preoccupante. A partire dalla programmazione delle ferie estive, uno dei talloni d'Achille della sanità fermana, che il sindacato definisce «un fallimento», evidenziando come ci siano «interi reparti in grande sofferenza per carenza di personale infermieristico, ma soprattutto oss». Il gap, secondo il sindacato, ammonterebbe a «circa novanta unità che, per assenze varie (godimento di leggi, pensionamenti e trasferimenti non coperti, malattie lunghe, gravidanze, ecc.), mancano all'appello».
L'assistenza
Il numero arriva da un calcolo fatto dalla Cisl Fp che lo apostrofa come «un'enormità per un'organizzazione complessa come quella dell'assistenza». Ora, che d'estate il sistema sanitario vada in affanno è cosa nota. Succede un po' dappertutto, praticamente da sempre. Secondo la Cisl, però, il piano ferie dell'Area Vasta 4 è tutto da bocciare. E l'esternalizzazione del presidio delle cure intermedie di Sant'Elpidio a Mare, «per il secondo anno consecutivo nell'assordante silenzio di tanti attori istituzionali, compresi alcuni sindacati», non sarebbe la soluzione. In pratica, per impiegare i dipendenti pubblici in altri settori scoperti, l'AV4 ha affidato il servizio a una cooperativa. Soluzione che non convince la Cisl, che attacca: «Facile rimediare, ricorrendo a infermieri e oss di altri reparti, senza alcun affiancamento o esperienza per operare in unità operative in cui sono letteralmente buttati». Se malattie e infortuni spiega il sindacato non possono essere previsti e quindi programmati, diverso è il discorso per pensionamenti e mobilità. La critica riguarda soprattutto l'aumento di dipendenti che, per far fronte a queste mancanze, arrivano dalle cooperative e che, per Donati e i suoi, non garantirebbero all'utenza pari livello di professionalità rispetto a quelli pubblici.
Gli amministrativi
Un problema che riguarda sì i reparti, ma anche i front office, dove «mancano amministrativi e sono sempre più presenti dipendenti di cooperative». E pure gli autisti che fanno la spola tra magazzini e reparti per consegnare materiali e pasti. «Sono rimasti quattro gatti, tanto che i pochi rimasti sono stati chiamati a lavorare sia di mattino che di pomeriggio in straordinario (pagato con fondi del personale)», tuona la Cisl. Si arriva così al capitolo economico. Pare che il direttore dell'AV4 abbia espresso ai sindacati la volontà di attingere dal fondo produttività dei dipendenti «per finanziare progetti per ovviare alla mancanza di personale». Richiesta che il sindacato bolla come «disperata e poco dignitosa».
«A fine mese spiega la Cisl la Rsu dovrà decidere se concedere, a pochi dipendenti, più di 100mila euro del fondo produttività di tutti i dipendenti, che serviranno per svolgere attività di normale amministrazione, ma che non potrebbero essere garantite a causa di carenza di personale. Soldi di tutti, destinati a pochi, per coprire esigenze di servizio che dovrebbero essere finanziate con fondi di bilancio».
Un muro di gomma
Questioni, di fronte alle quali, secondo Donati, «la politica ha eretto un muro di gomma». Come nel caso dell'inchiesta che vede coinvolto il reparto di Radiologia dell'ospedale Murri. L'ispezione dei Nas di Ancona, di cui abbiamo dato ampio conto nei giorni scorsi, ha portato al sequestro di diversi fascicoli che ora saranno passati al setaccio. L'ipotesi è di visite e prestazioni medico-tecniche da parte di tecnici radiologi, senza la presenza di medici, come invece previsto dal regolamento sanitario. Dalle indiscrezioni, l'esposto alla Procura di Fermo sarebbe partito proprio dal reparto. Sulle presunte infrazioni sarà la Magistratura ad avere l'ultima parola, sempre se, dai controlli, saranno ravvisati elementi che porteranno all'apertura di un procedimento giudiziario.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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