MATTII DELL'IPPODROMO: «ERANO QUI INSIEME CORDIALI E SORRIDENTI»

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Mercoledì 21 Luglio 2021, 05:04
LA TRAGEDIA
BELMONTE PICENO Si terrà domani l'autopsia sul corpo di Marzio Marini, il 52enne di Montegiorgio, ucciso a coltellate a Belmonte Piceno all'apice di una lite. A effettuarla sarà Alessia Romanelli, primaria dell'Istituto di medicina legale di Fermo. Mentre il tossicologo forense Rino Froldi, dell'Istituto di medicina legale di Macerata, si occuperà degli esami tossicologici. Ieri mattina, i due hanno giurato in Procura. A loro il compito di scoprire cos'è successo domenica sera in via dei Sibillini, quando la mano armata di coltello del 57enne Paolo Finucci s'è levata, pare, per quattro volte contro l'amico, che è morto prima di arrivare al pronto soccorso. Uno dei fendenti sembra che abbia colpito Marini alla schiena. Gli altri tre sul davanti, tra il petto e l'addome. Il medico legale sambenedettese Vincenzo Rossini è il consulente tecnico di parte nominato dalla famiglia della vittima.
Il palazzo di giustizia
Ieri mattina, in tribunale c'erano i fratelli di Marini. Assenti gli anziani genitori. «Sono nella disperazione assoluta. Non riescono a capacitarsi della tragedia che li ha colpiti», spiega il legale della famiglia, Gabriele Cofanelli. Ma che è successo domenica sera davanti alla villetta di Finucci? Parecchi ancora gli aspetti da accertare. Sulla dinamica dell'omicidio farà luce l'autopsia. Chiarendo se Marini sia stato colpito prima alle spalle e poi sul davanti o se il colpo inferto alla schiena sia stato successivo agli altri. Quel che è certo è che ha perso parecchio sangue, finito sullo spiazzo davanti casa di Finucci e sul muretto dove pare che la vittima si sia appoggiata prima dell'arrivo dei soccorsi. Ma è soprattutto sulla donna che era con i due uomini che si concentrano adesso le indagini.
L'attenzione
Quella che, sembra ormai certo, avesse intrecciato una relazione con entrambi, innescando un triangolo amoroso che avrebbe scatenato la gelosia di Marini, il litigio e il tragico epilogo. Più giovane dei due, si vocifera di Belmonte, era anche lei davanti alla villetta la sera dell'omicidio. Sarebbe stata sempre lei a chiamare i soccorsi quando Marini s'è accasciato. I carabinieri stanno raccogliendo testimonianze e analizzando i tabulati telefonici e i profili social del fermato e della vittima per ricostruire con esattezza quanto accaduto. Dall'altro ieri, Finucci è in carcere in stato di fermo, in attesa dell'interrogatorio di garanzia. Lunedì mattina, interrogato nella caserma di Montegiorgio, s'era avvalso della facoltà di non rispondere.
La strategia
È difeso dall'avvocata d'ufficio Antonella Natale che ha riferito «di qualche dichiarazione per indirizzare le indagini». Che si dipanano a tutto campo, ma seguendo sempre più da vicino, com'era apparso chiaro fin dall'inizio, la pista passionale. Un delitto che ha sconvolto tutto il Fermano, quello di Belmonte, choccando amici e conoscenti dei due uomini. Si dice «allibito», Salvatore Mattii (nella foto), dell'ippodromo San Paolo. Per anni, Marini aveva lavorato nell'impianto sportivo di Piane di Montegiorgio. «Faceva un po' di tutto: da guidare il trattore per spianare la pista a occuparsi delle scuderie. Era specializzato nei box. Un jolly, bravissimo in tutto», dice.
La serata
Domenica, poco prima della tragedia, Marini e Finucci erano insieme all'ippodromo di Piane. A un certo punto, sembra si siano separati. «Li ho visti racconta Mattii , molto cordiali e sorridenti. Nulla che facesse pensare a qualcosa del genere. Ho parlato con Paolo (Finucci). Era gentilissimo e tranquillissimo. Non so cosa sia successo. È il momento che è difficile per tutti. Non ci sono soldi. Purtroppo, la gente perde la testa per futili motivi. Sono vicino alle due famiglie, perché la tragedia è doppia».
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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