LE SUPERIORI
FERMO Sarà simile a quello dell'anno scorso, l'esame di maturità

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Mercoledì 24 Febbraio 2021, 05:04
LE SUPERIORI
FERMO Sarà simile a quello dell'anno scorso, l'esame di maturità che i ragazzi di quinto affronteranno tra poco meno di quattro mesi (si comincia il 16 giugno). L'unica novità di peso è l'ammissione: non più regalata, come nel 2020, ma decisa dai consigli di classe. Dovranno sudarselo, gli studenti del Fermano, il posto a sedere davanti alla commissione. E i presidi sono d'accordo. Passi l'anno scorso, col blocco delle lezioni e la didattica a distanza a singhiozzo, ma quest'anno, anche se da casa, la scuola s'è fatta, il senso del discorso. Quello che dovranno fare i maturandi, oltre a studiare, è preparare un elaborato (l'ex tesina). L'argomento lo assegneranno i consigli di classe. Da lì, partirà l'esame, che sarà solo orale, durerà complessivamente un'ora e, salvo peggioramenti della pandemia durante i prossimi mesi, si terrà in presenza.
I dubbi
«All'interno di un quadro di imprevedibilità del virus commenta il preside del Liceo classico Caro, Piero Ferracuti le forme che evitano aggregazione sono sempre le più opportune. Se il presupposto è che la salute viene prima di tutto, la formula è corretta e trova la sua giustificazione in una situazione oggettiva». Come a dire: se meglio non si può fare, bisogna adattarsi. Concordano i presidi sulla maturità da conquistare, visto che «le attività didattiche si sono regolarmente svolte a distanza», spiega la dirigente dell'Itet Carducci-Galilei, Cristina Corradini. Che, per esprimere un giudizio sul nuovo esame, preferisce attendere. «Non ho ancora sentito i docenti sulla questione dice , ma credo che il ministro dovrà avere il tempo di approfondire». Dall'orale, i ragazzi potranno ottenere fino a 40 punti. Che si andranno a sommare a quelli dei crediti accumulati negli ultimi tre anni (massimo 60).
Le sottocommissioni
La commissione sarà formata da due sottocommissioni. Ognuna avrà sei commissari interni. Il presidente, comune alle due sottocommissioni, sarà esterno. L'elaborato dovrà essere consegnato entro il 31 maggio. Poi, i ragazzi dovranno darci dentro con i ripassi. L'esame partirà dallo scritto che avranno preparato. Proseguirà con l'analisi di un testo d'italiano e di materiali forniti dalla commissione, fino al resoconto delle esperienze formative fatte nell'ultimo anno. «Di materiale da documentare i nostri ragazzi ne hanno. Hanno tutti concluso i Ptco (l'ex alternanza scuola-lavoro) in azienda. Relazioneranno l'attività pratica che hanno svolto», spiega la preside dell'Ipsia Ricci, Annamaria Bernardini, che guida anche il Liceo artistico Preziotti-Licini, scuola superiore divisa fra la sede principale di Fermo e Porto San Giorgio. Per la dirigente, l'esame solo orale non è un male. Con le lezioni distanza, gli studenti hanno perso dimestichezza con le prove scritte, mentre sono più allenati con le interrogazioni, ragiona. Il problema, comune a tanti istituti, ma più accentuato in quelli professionali prosegue è la dispersione scolastica. Con ragazzi, alcuni più difficili di altri, che, a forza di restare a casa, hanno a mano a mano perso motivazione.
Il futuro
«Alcuni che potevano farcela chiosa Bernardini si sono persi. Si vede nel calo della frequenza. Sul lungo periodo, la mancanza di relazioni sociali e di stimoli può diventare pensante. Stiamo provando a recuperarli, ma non sempre ci si riesce».
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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