LA VIABILITÀ
FERMO Primo weekend di libera circolazione post-Covid, prime

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Domenica 7 Giugno 2020, 05:04
LA VIABILITÀ
FERMO Primo weekend di libera circolazione post-Covid, prime code in A14. Stesse cause, concentrate nella solita fascia oraria 18-20 del venerdì sera con ripercussioni, in prospettiva, nei prossimi weekend estivi. Due i punti maggiormente critici, i soliti del resto, quelli cioè tra Porto Sant'Elpidio e Fermo-Porto San Giorgio, e tra Pedaso e San Benedetto. Il primo sicuramente dovuto al viadotto Vallescura, le cui barriere sono ancora sotto sequestro per le indagini della Procura di Avellino. E così, vuoi per la ripresa della circolazione dei mezzi pesanti, vuoi per l'aumento delle auto di chi aveva finito di lavorare, aggiungendo magari qualcuno che dal nord voleva tornare a casa, già nel tardo pomeriggio di venerdì scorso erano 4 i chilometri di coda verso sud da Porto Sant'Elpidio a Fermo. Inevitabile, vista la riduzione di carreggiata per la questione viadotto, anche perché in quel punto si passa dalle tre corsie di Porto Sant'Elpidio a una sola. Situazione di fatto già problematica quando si passa da tre a due, ma direttamente con la riduzione è ancora peggio.
Il bilancio
Fortunatamente non ci sono stati incidenti, nemmeno disagi, a parte, ovviamente, per gli automobilisti al volante in quel tratto nel momento di maggior afflusso di traffico. E questa è una buona notizia, pur nel fastidio. Di diversa natura le altre due code registrate a sud del casello di Porto San Giorgio. Traffico intenso, sicuramente. Lavori, la causa dichiarata da Società Autostrade sul proprio sito per i 3 km tra Fermo-Porto San Giorgio e Pedaso, anche qui in direzione sud, verso Taranto. Manutenzioni costanti quelle di Autostrade, prontamente segnalate dalla società anche agli accessi dei caselli sui cartelli luminosi. Almeno un chilometro di coda c'è segnalato (quasi) sempre, dopo Pedaso, soprattutto nei pressi di Grottammare, ma stavolta, con l'aumento della circolazione nel weekend, la coda tra Grottammare e San Benedetto era di ben 7 chilometri. Da chiedersi anche cosa accadrà oggi, dopo che con un decreto ministeriale (il 232 di venerdì scorso) è stato sospeso il divieto di circolazione dei mezzi pesanti superiori a 7,5 tonnellate. Comunque ad oggi nessun disagio e conseguenza ulteriore, tranne ovviamente il tempo perso, anche in questo caso.
Il passato
Ma il terrore è quello di rivivere il caos che si è registrato in autunno e in inverno, quando a finire in tilt sono state anche le altre strade. Scenario peraltro poco probabile, perché allora sotto sequestro c'erano tutti i viadotti del tratto fermano, mentre questo ancora è bloccato e si procede su una sola corsia. I possibili test del ponte pasquale, così come di quelli del 25 Aprile, Primo Maggio, e 2 Giugno, non ci sono stati: tutto era bloccato a causa della pandemia.
Chiara Morini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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