LA SCUOLA
FERMO Friggono le chat dei genitori. Il malumore serpeggia tra mamme

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Giovedì 10 Settembre 2020, 05:05
LA SCUOLA
FERMO Friggono le chat dei genitori. Il malumore serpeggia tra mamme e papà, preoccupati per l'ormai imminente rientro in classe. A Porto San Giorgio impazza il caso mensa. Gli alunni che fanno il tempo pieno potranno pranzare a scuola solo dal 23 settembre. Fino ad allora, faranno lezione solo di mattina. Uno schiaffo, per molte famiglie che, a quattro giorni dalla prima campanella, si vedono costrette a rivedere i programmi. «È una vergogna. Non ci hanno dato minimamente il tempo per organizzarci», il leitmotiv che rimbalza di telefono in telefono.
Le risposte
«Sono giorni che provo a parlare con la scuola di mio figlio, ma mi è sempre stato risposto che, se non arrivavano comunicazioni, era perché non sarebbe cambiato niente rispetto all'anno scorso. Mi hanno anche riso in faccia quando ho provato a insistere e questi sono i risultati: non so neanche a che dovrà accompagnarlo a scuola lunedì», racconta una mamma arrabbiata. «Lavoro e non so con chi lasciare mia figlia. Ho detto alla baby sitter che non avrei avuto bisogno di lei, e si è organizzata diversamente. Ora non so che fare. Ci stanno creando davvero un sacco di problemi», fa un'altra. «Perché a Fermo e nelle scuole private le mense riaprono il 14 e qui no?», si chiede contrariata un'altra ancora. Alle famiglie, la comunicazione ufficiale che il servizio sarebbe cominciato dopo le elezioni è stata spedita l'altro ieri. Poche righe per dire che, almeno per una settimana, dovranno arrangiarsi.
Le decisioni
Ieri, il Comune è tornato sulla questione. «Le decisioni prese spiega l'assessore all'Istruzione, Francesco Gramegna tengono conto dei repentini cambiamenti delle norme legate alla refezione, che arrivano dal Ministero: dalle distanze da rispettare alle modalità di sporzionamento, dal servizio ai materiali da utilizzare». I giorni senza mensa prosegue saranno utili per «completare gli interventi di pulizia e ripristino degli spazi immediatamente dopo le due giornate di voto, previste il 20 e il 21 settembre». Stessi problemi a Porto Sant'Elpidio. Anche lì le mense scolastiche apriranno il 23. Parecchie le famiglie sul piede di guerra. La decisione di far slittare di una settimana l'avvio del servizio è stata presa d'intesa da Comune e Isc. «Rilevanti difficoltà dovute ai ritardi nell'individuazione del personale per l'avvio dell'anno scolastico, non legati a responsabilità proprie», la spiegazione fornita ai genitori riguardo al perché, fino al 22 compreso, tutti i plessi della primaria e dell'infanzia faranno scuola solo di mattina. Discorso diverso a Fermo, dove le mense saranno operative dal primo giorno di scuola, lunedì prossimo. A darne notizia, via social, è stato il sindaco Paolo Calcinaro.
I social
«Ci siamo ha scritto , si avvicina l'inizio della nostra scuola. Un passaggio, quest'anno, quanto mai cruciale. Ci tengo a dire, però, che il Comune di Fermo darà un segnale forte: nelle nostre scuole, dalle materne alle elementari e medie, già da lunedì inizieranno il servizio pasti e il servizio scuolabus. Un lavoro veramente incessante, di gruppo, per giungere a un risultato utile per tante famiglie fermane». Anche i trasporti danno ancora filo da torcere a scuole e Comuni. Le ultime direttive, confermate ieri dal premier Conte, parlano di autobus con capienza all'80 per cento, che diventa completa se il tragitto dura meno di un quarto d'ora. Deroga che permette a Fermo di garantire da subito tutte le tratte. A Porto Sant'Elpidio, niente rientro fino al 23 per gli iscritti al tempo pieno e per i bambini della scuola d'infanzia. Il Comune ha preso in affitto un autobus in più.
L'anno
Memore della lezione, il prossimo anno, Porto San Giorgio cambierà percorsi, con gli studenti che vivono nella zona nord che saranno accompagnati solo alla Nardi e quelli che abitano a sud che potranno andare solo alla Borgo Rosselli. A questo punto ci sarà da capire se, per appena cinque o sei e con ancora parecchie incognite da risolvere, i genitori decideranno di mandare i figli a scuola. Riaprire prima delle elezioni per molte famiglie è un'assurdità. Potrebbero, allora, scegliere di prolungare di una settimana le vacanze, evitando il trambusto di interrompere un anno scolastico appena cominciato.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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