La neve imbianca le colline Task force per l'emergenza

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Giovedì 22 Febbraio 2018, 05:04
L'EMERGENZA
FERMO Spazzaneve in azione nei Comuni di montagna e in alta collina. Il colpo di coda dell'inverno non ha risparmiato il Fermano. L'accenno di primavera dei giorni scorsi ha lasciato bruscamente il posto a pioggia e neve. E sembra non essere finita qui. Per l'inizio della prossima settimana è infatti prevista una nuova perturbazione, con temperature in picchiata e nevicate anche sulla costa.
La situazione
Per ora su buona parte della provincia piove. Ma Amandola, Montefortino, Smerillo, Montefalcone, Santa Vittoria, e da ieri anche a Montelparo, Monte Rinaldo e Monteleone, sono imbiancate. Niente di preoccupante, per adesso. Soprattutto in confronto all'anno scorso. Le nevicate dovrebbero durare un paio di giorni. Pochi, se paragonati ad altri inverni, ma abbastanza per intervenire cercando di limitare il più possibile i disagi, soprattutto sulle strade. Così, la Provincia ha dovuto riprendere in mano il piano neve. Nel documento, che come ogni anno resterà in vigore fino a fine aprile, il territorio è diviso in 24 comprensori di diverse dimensioni: più piccoli nelle zone di montagna, dove di regola sono necessari interventi più capillari, e più grandi man mano che ci si avvicina alla costa, dove i fiocchi bianchi sono più rari. Della pulizia dei 760 chilometri di strade provinciali si occupano le ditte che hanno vinto l'appalto, per un costo complessivo di 250mila euro. Circa quaranta i mezzi a disposizione per sgomberare le arterie, evitando che la neve si accumuli.
I contratti
Secondo i contratti, le ditte saranno pagate in base alla mole di lavoro che effettueranno. Se quest'inverno la neve non si fosse fatta vedere, avrebbero ricevuto solo una parte della somma pattuita. Stesso discorso se saranno necessari pochi interventi. Se invece le nevicate saranno abbondanti e ci sarà bisogno di più uscite per liberare le strade, la somma aumenterà, fino al totale esaurimento del budget. Sempre in base al contratto, sulle strade non potranno accumularsi più di quattro centimetri di neve prima del passaggio dei mezzi. Per questo le ditte avranno anche il compito di monitorare lo stato delle vie di loro competenza e, prima di uscire, dovranno avvertire la Provincia che potrà così controllare che gli interventi avvengano in modo corretto. All'ente resterà invece il compito di spargere il sale. «Per ora fanno sapere dalla Provincia la situazione è sotto controllo. C'è un po' di preoccupazione per la prossima settimana, visto che sono previste nevicate in zone impreparate a fronteggiarle». Anche il capoluogo si appresta ad affrontare la neve. Che bastino pochi centimetri per mandare in tilt la circolazione cittadina è cosa nota. Come lo sono le macchine di traverso al cadere di qualche fiocco e il traffico bloccato.
Il 2012
È proprio quello che vuole evitare il Comune che, dal 2012, si è dotato di un piano neve, in base al quale la città è suddivisa in tredici zone (accesso lato sud/ovest, accesso lato sud, centro storico, centro storico lato nord, Santa Caterina, Tirassegno, viabilità secondaria zona Cappuccini, Cappuccini, Capodarco, Torre di Palme, Santa Petronilla, Campiglione e le contrade Boara, Tarucchio, Gabbiano e Santa Croce). «Prima dice il comandante della Municipale Antonio Dell'Arciprete dal suo nuovo ufficio in piazza Dante si navigava a vista, senza una vera organizzazione. Erano impiegati solo i mezzi comunali, mentre i privati venivano chiamati in caso di necessità».
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