LA MOBILITAZIONE
FERMO Il Fermano si mobilita contro la violenza sulle donne.

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Lunedì 25 Novembre 2019, 05:04
LA MOBILITAZIONE
FERMO Il Fermano si mobilita contro la violenza sulle donne. La giornata internazionale cade oggi e la provincia fa quadrato per dire no ai soprusi di genere. Una vera task torce quella che vede insieme enti pubblici, forze dell'ordine, associazioni e scuole. I dati di quest'anno saranno resi noti giovedì. La tendenza, però, parla di un aumento delle denunce. A settembre, nel Fermano, erano 37 le donne che avevano chiesto aiuto a uno dei cinque centri antiviolenza. I numeri sono in crescita. Segno che le vittime stanno prendendo coraggio. Anche grazie alla rete che il territorio sta costruendo attorno a loro.
Il Codice rosso
L'approvazione del Codice rosso, il pacchetto di leggi che riduce i tempi di indagini e processi e prevede pene più severe per i partner violenti, aiuta in parte a rompere gli indugi. Ma la strada è ancora lunga. Il fenomeno è assolutamente trasversale. Le vittime sono lavoratrici e disoccupate, laureate e non. Donne giovani e mature, con o senza figli. I carnefici di solito sono meno istruiti, ma non è una regola.
Figli impotenti
Spesso i figli assistono impotenti alle violenze, quando non ne sono pure loro vittime. Un clima di terrore che innesca spirali perverse. Paura e vergogna bloccano i contatti con l'esterno. Quasi impossibile chiedere aiuto. Su un piatto della bilancia botte e ricatti, sull'altro la famiglia e, spesso, i soldi per arrivare a fine mese. Da fuori, la scelta appare scontata. Da dentro, affatto. Così, la donna si rassegna e subisce. Anche per anni. La violenza, che spesso non è solo fisica, può portare anche alla morte. Com'è successo l'anno scorso a Porto Sant'Elpidio. Uno femminicidio ogni 72 ore, in Italia, dicono le statistiche. Nella maggior parte dei casi a opera di partner, attuali o ex. Ultimamente si è aperto uno spiraglio. Anche se il sommerso è ancora importante, le donne stanno prendendo forza. Il protocollo siglato in Prefettura due anni fa, fa parlare la stessa lingua a tutti gli attori. I centri antiviolenza offrono assistenza sanitaria e legale. Aiutano anche le vittime a rifarsi una vita e a trovare lavoro. Per le situazioni più critiche c'è una casa protetta. Polizia e Carabinieri hanno intrapreso percorsi dedicati per rendere meno penose le denunce. Al pronto soccorso gli infermieri del triage sono istruiti per riconoscere i segni delle violenze, visibili e non. Un'attenzione che cresce e che resta alta tutto l'anno. Più evidente in questi giorni. Tante le iniziative organizzate nel territorio in occasione della Giornata internazionale contro la violenza di genere, che vedono coinvolti i Comuni più grandi. Sabato a Torre di Palme è stata inaugurata la collettiva fotografica Crisalidi scarlatte. La mostra, che vede la partecipazione di venti artisti, resterà aperta nei fine settimana fino al 15 dicembre. Le foto sono in vendita. Il ricavato andrà alla cooperativa sociale On The Road, che gestisce i centri antiviolenza del Fermano.
La panchina
Ieri mattina a Porto Sant'Elpidio la pinetina di via Legnano, zona Faleriense, è stata intitolata alle donne vittime di violenza. Tra gli alberi è stata posizionata una panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere. Scuole in campo stamattina a Porto San Giorgio. Le quarte dei licei artistici di Fermo e del Comune costiero si ritroveranno al teatro comunale per una conferenza della prof.ssa Maria Pamela Bulgini.
Le iniziative
Saranno proiettati i video realizzati dagli studenti ed esposte le opere da loro realizzate sul tema. Di pomeriggio, sempre a teatro, si terrà la conferenza della prof.ssa Daniela Simoni. Parteciperanno gli alunni del triennio del Liceo artistico di Porto San Giorgio e gli iscritti ai laboratori di formazione per gli insegnanti. Entrambi gli incontri sono aperti al pubblico. Alle 18 alla sala Castellani appuntamento con la performance di musica e teatro Amate a morte, per la regia di Giulia Scalpelli. Al teatro Cicconi di Sant'Elpidio a Mare, stasera alle 21.15, sarà presentato il libro della criminologa Roberta Bruzzone, Io non ci sto più. L'evento sarà anticipato, stamattina, da un incontro della nota psicologa forense con gli studenti del Tarantelli. Le iniziative contro la violenza di genere si chiuderanno mercoledì a Fermo (biblioteca civica, ore 17.30) con la presentazione del libro Trasmigrazioni. Storie di donne, di violenze, di rinascite di Simonetta Paci.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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