LA FORMAZIONE
FERMO Festa, ieri mattina, in via Brunforte per i dieci nuovi

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Sabato 20 Aprile 2019, 05:04
LA FORMAZIONE
FERMO Festa, ieri mattina, in via Brunforte per i dieci nuovi infermieri. L'aula magna gremita. L'emozione palpabile dei laureandi. Le famiglie piene di orgoglio, i nonni con gli occhi lucidi, gli amici pronti a festeggiare. La discussione della tesi, la commissione che si riunisce. L'attesa della proclamazione, e del voto, sintesi di tre anni di studio e dedizione.
I particolari
Perché, quello di Infermieristica, non è un corso di laurea come un altro. Alterna la teoria dei libri alla pratica dei reparti. Chiede dedizione. C'è chi dice che per fare questo lavoro serve la vocazione. Probabilmente è così. «Oggi finisce un percorso, domani ne comincia un altro. Complimenti per la bella seduta di laurea», ha detto il presidente del corso, Giampiero Macarri. «Avete dato molto alla città, con i vostri studi e la vostra vita. Andrete a rivestire un ruolo molto importante», ha aggiunto il sindaco Paolo Calcinaro, anticipando nuovi lavori in facoltà e ringraziando il direttore delle attività didattiche Adoriano Santarelli per il «fortissimo attaccamento all'Ente universitario e alla città». Ha preso poi la parola il direttore dell'Area vasta 4 Licio Livini: «Nella galassia della sanità, il ruolo dell'infermiere sta acquisendo sempre più l'importanza che merita». «Mi auguro che molto presto possiate essere impegnati nelle realtà professionali vere», l'auspicio del direttore del Servizio professioni sanitarie Renato Rocchi. A salutare i neolaureati anche il vicepresidente dell'Ordine degli infermieri di Fermo, Luca Moreschini. «L'Ordine è dalla vostra parte le sue parole e sarà sempre d'appoggio alla vostra professione. Il 13 aprile è stato approvato il nuovo Codice deontologico delle professioni infermieristiche. Fatelo vostro. Fatevi portatori delle evidenze scientifiche e siate riferimento per la vostra comunità». Ispirato l'intervento del rettore della Politecnica delle Marche. «Oggi si completa la parte più semplice ha detto Sauro Longhi , adesso arriva la più complessa, non tanto per trovare un posto di lavoro, ma perché dovrete andare a professare quanto vi è stato insegnato. Questa è una professione che cura le persone e le assiste. Per svolgerla, serve quella sensibilità che fa di voi dei professionisti».
Il malato
«Non seguite la malattia ha aggiunto , ma il malato. Nella società che verrà avremo sempre più bisogno di assistere persone con fragilità. C'è da pensare a nuovi modelli organizzativi e di assistenza sanitaria». Poi l'attesa proclamazione dieci nuovi infermieri (Francesca Amico, Federica Carletti, Valentina Di Gennaro, Daniele Di Natale, Iolanda Faraone, Felisia Franciamore, Jola Isteri, Federica Mosca, Francesca Pavoni, Lucia Rossini). Foto di rito, abbracci, sorrisi e, finalmente, la festa. E da oggi si pensa al futuro.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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