La coca e la targa scaduta della Maserati pagata 102mila euro in contanti

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Lunedì 20 Novembre 2017, 05:00
LE INDAGINI
FERMO Il lavoro vero per i carabinieri, dopo il sequestro record di cocaina di sabato, inizia adesso. Perché l'arresto di Demis Amaolo, che in casa aveva tutta quella droga, è un tassello di un puzzle più ampio che ora dovrà essere composto, pezzo dopo pezzo. Tante le domande a cui rispondere. La prima e più importante di tutte: chi riforniva Amaolo? Dove si approvvigionava? In parole povere: da dove arriva tutta quella droga?
L'auto non passa inosservata
Sarà interessante ricostruire tutti i passaggi che hanno portato la cocaina e l'hashish a Porto Sant'Elpidio, in casa di un ex imprenditore di 42 anni che, nonostante sapesse, in cuor suo, di aver molto da nascondere, girava con una supercar, una Maserati di importazione tedesca, con una targa temporanea scaduta da tre giorni. Di certo, un'auto che, a parte la targa scaduta, non passa certo inosservata! Proprio quell'auto, che in più occasioni è stata vista per le vie della città, ha portato i carabinieri della compagnia di Fermo, in particolare le stazioni di Porto Sant'Elpidio e Montegranaro, a compiere una delle operazioni più importanti nella lotta allo spaccio che si ricordi. Le indagini ora potrebbero portare chissà dove. Magari fuori continente, in Sudamerica, oppure nei Balcani, una rotta già attenzionata dai militari. E poi c'è la Campania, Caserta in particolare, che forse c'entra qualcosa nello smistamento della cocaina prima dell'arrivo nella città rivierasca.
Che pesce è
C'è un'altra domanda che gli inquirenti si stanno facendo: Amaolo è un fornitore della costa, magari di più province delle Marche, o è un uomo di fiducia di qualche pezzo grosso che può avergli chiesto il favore di stoccare quella droga in casa sua prima di immetterla nel mercato dei dettaglianti attraverso altre persone? In casa i carabinieri, oltre a 23 chili di cocaina purissima suddivisa in più panetti, a 2,5 chili di sostanza da taglio, 4,5 chili di hashish e 25mila euro in contanti hanno trovato anche gli arnesi per il confezionamento ovvero dei frullatori (per tagliare la droga), un termos, alcuni sacchetti di plastica, forse gli stessi utilizzati per confezionare la droga. E poi un crick idraulico, utilizzato probabilmente per apporre degli stampi sulle singole confezioni.
Simboli da studiare
In ognuna di esse compare infatti un simbolo, una stella, un dollaro, delle lettere... Cosa stanno a significare quei marchi è un altro approfondimento investigativo in corso in queste ore. Sicuramente durante l'interrogatorio di garanzia che si svolgerà nelle prossime ore, a Demis verranno chiesti chiarimenti a tal proposito. Indicano la purezza della cocaina? La sua provenienza? O a chi era destinata? Riguardo al principio attivo della cocaina, ad un primo esame gli inquirenti l'hanno giudicata purissima anche se ora tutti i panetti saranno al vaglio della direzione centrale dei servizi antidroga. La roba era in dei borsoni nascosti tra il muro e un intercapedine della mansarda. Ma i cani antidroga della Guardia di Finanza ci hanno messo un attimo a fiutarla e a portare gli operatori nel posto giusto anche perché non è che Demis utilizzasse particolari precauzioni. Al vaglio degli investigatori ora finiranno anche i cellulari, il computer e tutto il materiale utile a risalire ai contatti dell'uomo. Si cercherà cioé di stringere il cerchio ricostruendo tutta la sua rete di rapporti. La Maserati Granturismo bianca sulla quale viaggiava l'ex imprenditore la mattina dell'arresto era costata 102mila euro e risulterebbe pagata in contanti.
Lolita Falconi
e Sonia Amaolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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