L'INTERVISTA
FERMO «C'è amarezza perché capisci che ci sono interventi

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Martedì 24 Ottobre 2017, 05:00
L'INTERVISTA
FERMO «C'è amarezza perché capisci che ci sono interventi urgenti e necessari e non li puoi fare, non perché fai scelte di altro tipo, ma perché non hai le risorse per farli». Non nasconde la frustrazione per i limiti con cui è costretta a guidare l'ente la presidente della Provincia Moira Canigola.
Qual è oggi la difficoltà maggiore che incontra nel suo lavoro?
«Non avere certezze. Se al primo gennaio l'ente sa che ha le risorse necessarie per esercitare le proprie funzioni, come esercitarle diventa poi una scelta politica e di programmazione».
Ci sono novità a questo riguardo?
«Da quando sono stata eletta non ho idea di quante riunioni sono state fatte a Roma e ad Ancona per cercare di ottenere risorse. A livello nazionale un ruolo importante l'ha svolto l'Upi che si è fatta carico delle istanze di tutte le Province italiane, e la politica, a livello centrale, ha risposto con ulteriori finanziamenti».
E qui?
«A livello regionale il rapporto è più diretto. Sono stati fatti tanti incontri collegiali con tutte le Province, per cercare di arrivare a un risultato significativo per tutto il territorio».
Un risultato che è arrivato?
«Qualche mese fa abbiamo fatto un decreto di squilibrio che ci ha permesso di accedere ad alcuni finanziamenti. Eravamo 37 Province su 72, molte con squilibri importanti. Ci sono Province che non sono riuscite ad riaprire strade chiuse dopo un'alluvione perché non avevano le risorse per i lavori».
E noi?
«Quando l'alluvione ha fatto franare un tratto di Lungotenna, noi, anche se dopo un paio di mesi, siamo riusciti a riaprire la strada».
La viabilità resta tra le funzioni delle Province.
«Ci sono quelle fondamentali, come la viabilità e il patrimonio, e quelle non fondamentali che porta avanti la Regione, per le quali noi, in convenzione, anticipiamo i costi che ci dovranno essere rimborsati. Siccome il bilancio è finanziario, abbiamo delle uscite e dei documenti ufficiali che ci dicono che quelle uscite verranno coperte».
E vengono coperte?
«Abbiamo presentato tutti i rendiconti. La Regione li sta rivalutando. La spesa maggiore riguarda il Centro per l'impiego, il cui costo è per due terzi a carico dello Stato e per un terzo a carico della Regione».
Qual è la spesa?
«Dal 2015 la Provincia spende circa un milione l'anno e finora solo una parte ci è stata rimborsata. I tempi sono lunghi e i passaggi vanno fatti tutti».
Che voto dà alla Regione in questo contesto?
«Più che sufficiente. Ci ha aiutato a chiudere il bilancio e poteva non farlo. Con Ancona c'è un filo diretto; non dobbiamo fare anticamera. Quanto ai tempi, è chiaro che ogni ente ha le sue tempistiche e la Regione si è trovata a gestire questo surplus con una sua carenza di risorse».
E quindi?
«È un momento difficile per tutti, ma mantenere un buon livello di manutenzione e sicurezza delle reti viaria e scolastica è un interesse generalizzato. Se si ha cuore un territorio, si deve lavorare tutti insieme per ottenere buoni risultati. Mi auguro che qualcuno prenda in mano questa questione e la risolva. Lo spero per il territorio, perché gli amministratori passano, ma i cittadini restano».
fr. pas.
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