L'EPIDEMIA
FERMO Temono l'assalto dei no vax gli organizzatori delle sagre estive.

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Sabato 31 Luglio 2021, 05:04
L'EPIDEMIA
FERMO Temono l'assalto dei no vax gli organizzatori delle sagre estive. E che il Green pass scoraggi gli avventori. Le strade del Fermano sono piene di manifesti e vele. Eventi, tanti storici, che tornano dopo un anno di stop. Sui quali aleggia lo spettro del Green pass. La prima a farci i conti sarà la sagra delle vongole di Marina Palmense. La 47esima edizione si terrà dal 5 all'8 agosto. In teoria, il primo giorno senza certificato verde, gli altri tre con.
La scelta
In pratica, il Comitato festeggiamenti che organizza la sagra sta ragionando se anticipare l'obbligo del certificato al 5, «per vedere come va», spiega la presidente Milena Peci. Per il resto, confermato il format dell'anno scorso: cinquecento persone a sedere, distanziamenti e controlli. La sagra dei maccheroncini di Campofilone parte invece di pari passo col Green pass. Ingressi contingentati, niente prenotazioni e due punti di distribuzione per la manifestazione arrivata a quota 58 edizioni, che si terrà dal 6 al 9 agosto. Si mangerà nell'orto abbaziale, in centro storico (circa 300 posti), e in borgo San Patrizio, fuori le mura (sui 400). «Due aree facili da chiudere e controllare», spiega il sindaco Gabriele Cannella. Raggiunta la capienza consentita, le due aree saranno chiuse. Riapriranno quando qualche gruppo se ne andrà, per far entrare chi è in fila. Dei controlli si occuperà una ditta privata.
L'associazione
«Mi auguro che l'Unpli (Unione nazionale pro loco d'Italia, ndr) possa fornirci indicazioni su come gestire la situazione. Perché, al momento, non sappiamo molto», spiega ancora Cannella. «Speriamo solo che qualcuno contrario al vaccino non crei problemi», dice a sua volta Lorenzo Romanelli, presidente dell'Usd Rubbianese che, a Monterubbiano, organizza la sagra delle tagliatelle fritte. Nuova location, quest'anno, per la manifestazione che spegne 27 candeline e che si terrà al centro sportivo Don Bosco di Rubbianello dal 9 al 13 agosto (circa 400 persone, non serve prenotare). «È la prima volta che viene spostata, ma il paese è piccolo e non è facile mantenere le distanze. È un peccato, perché è la sagra del centro storico. Speriamo che chi verrà, andrà comunque a visitarlo», spiega Romanelli che teme l'incursione dei no vax. Che potrebbero rovinare il clima di serenità che, a fatica, si sta cercando di recuperare. «Entrata e uscita saranno separati. Metteremo qualcuno a controllare, sperando che vada tutto bene», aggiunge il presidente. L'auspicio prosegue «è che cambino le regole e ci considerino come un ristorante all'aperto».
La riviera
Lo spera anche la Pro Loco di Pedaso, alle prese con l'organizzazione della 55esima sagra delle cozze. La manifestazione che, prima del Covid, richiamava migliaia di presenze da tutte le Marche, si terrà dal 12 al 16 agosto. Quest'anno, da piano sicurezza, non potranno essere più di mille. «Non c'è più l'atmosfera di prima. L'abbiamo visto anche l'anno scorso, anche se, alla fine, è andata bene», dicono dalla Pro Loco. Il timore è che il Green pass scoraggi famiglie e comitive di amici che potrebbero boicottare le sagre. Che, «sono più sicure dei ristoranti, perché un tavolo di plastica lo puoi postare, ma uno di tre metri di legno e ferro non ce la fai». Niente prenotazioni, quest'anno, per assaggiare i famosi molluschi. Troppo complicato gestirle da remoto. Ma, per la prima volta, si potrà pagare anche con il Pos, «un costo in più per noi, che cercheremo di non riversare sul prezzo finale».
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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