Il tunnel del trenino riapre dopo il sisma

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Mercoledì 26 Settembre 2018, 05:04
I LAVORI
FERMO Sono iniziati da qualche giorno i lavori al tunnel del trenino. In viale Vittorio Veneto gli operai stanno mettendo in sicurezza la struttura danneggiata dal terremoto. Quella in corso è la prima fase di un'operazione più complessa che sarà terminata con i fondi per la ricostruzione. Un intervento tampone che, per la gioia dei più piccoli, consentirà la riapertura del tunnel a fine anno, in tempo per ospitare la casa di Babbo Natale. Inutilizzata da tempo anche a causa di problemi di infiltrazioni, la galleria tornava infatti a vivere d'inverno, proprio nel periodo natalizio.
Il passato
È stato così fino a due anni fa. Poi i danni del sisma ne hanno reso necessaria la chiusura. A gennaio di quest'anno è stata affidata la progettazione dei lavori di messa in sicurezza, che costeranno 44mila euro. A maggio la Giunta ha approvato il progetto esecutivo. Visto che l'immobile era di proprietà del Demanio, sempre a maggio è stato acquisito in concessione gratuita. In pratica, il Comune si è impegnato a rendere sicuro e a ristrutturare il tunnel, per farne un luogo culturale aperto al pubblico. La proposta del Demanio parla di una mostra storico-artistica degli antichi percorsi ferroviari fermani. Per ora, però, siamo solo all'inizio. I lavori consisteranno nell'inserire un arco dentro l'ingresso est della galleria, in modo da sostenere il muro sovrastante. In un secondo momento si interverrà sull'esterno, dove sono ben visibili diverse grosse crepe. Per il tunnel, le ferite del terremoto potrebbero quindi trasformarsi in un'opportunità. Da tempo, infatti, era in corso un pressing del Demanio sul Comune per chiedere di regolarizzarne l'occupazione.
La scelta
L'amministrazione ne ha chiesto allora la concessione ad uso gratuito, ottenendola a patto di occuparsi della ristrutturazione. Nell'accordo, il Comune aveva anche strappato il permesso di continuare a usare l'immobile come deposito finché non fossero partiti i lavori, che sono stati concertati con la Soprintendenza, visto che il tunnel è vincolato. Tra i luoghi più cari ai fermani, fino al 1956 il tunnel ha fatto parte del percorso della vecchia ferrovia che collegava Porto San Giorgio e Amandola. Costruito da Ernesto Besenzanica, il percorso su rotaie fu inaugurato nel 1908. Nello specifico, il tunnel rientrava nel tragitto del tronchetto, inaugurato l'anno dopo, che collegava il centro città al cimitero, per poi riallacciarsi alla normale linea. All'epoca, infatti, gli abitanti di piazza si spostavano soprattutto a piedi. Per loro, la stazione di Santa Lucia era troppo lontana. Perciò chiesero e ottennero un apposito collegamento. L'intero percorso ferroviario era lungo 57 chilometri. In un anno tutta la linea fu elettrificata e, nel 1928, si passò dalla trazione a vapore a quella elettrica.
Il tragitto
I treni fermavano a Porto San Giorgio, Porto San Giorgio (Faa), Castiglione, Fermo Santa Lucia, Monte Urano-Rapagnano, Girola, Grottazzolina, Magliano di Tenna, Montegiorgio, Belmonte Piceno, Monteverde, Falerone, Servigliano, Santa Vittoria in Matenano, Monte San Martino, Montefalcone Appennino, Marnacchia e Amandola. A poco meno di cinquant'anni dall'inaugurazione, nel 1956, la ferrovia fu chiusa e smantellata. Ora, per il tunnel di viale Vittorio Veneto si prospetta una nuova vita.
fr. pas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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