Il sindaco Rotoni «Lui le crede ma è disperato»

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Mercoledì 22 Gennaio 2020, 05:04
L'INTERVISTA
SERVIGLIANO È stato tra i primi che ha chiamato dopo che la mamma delle sue bambine è stata arrestata. Marco Rotoni gli ha risposto e gli ha fatto coraggio.
Sindaco, che vi siete detti?
«Mi ha detto che in dieci anni non ha mai avuto modo di dubitare dell'equilibrio e dell'affetto genitoriale della compagna. Ho raccolto il suo sfogo perché, quando viene chiamato in causa, un primo cittadino deve essere disponibile a capire il momento di forte disorientamento di una persona che si trova immersa in una vicenda orribile e tragica».
Dopo la tragedia, la comunità si è stretta attorno alla famiglia. E adesso?
«Penso che ogni cittadino abbia a cuore la vicenda. Le sfumature e i risvolti che stanno emergendo dovrebbero passare in secondo piano rispetto alla tragicità dell'evento, delle vite spezzate e di situazioni che debbono essere sostenute. Sono sicuro che il sostegno e la vicinanza dimostrati dalla mia comunità non si fermeranno di fronte a una vicenda giudiziaria».
Ma in paese non li conosceva quasi nessuno...
«Erano in fase di integrazione. Di solito, una famiglia che si trasferisce e ha una necessità la palesa a chi di dovere. Invece, in questi due mesi e mezzo non ci sono state né istanze né altro. Quindi, debbo ritenere che non ci sia un difetto di presupposizione, ma ci sia un impegno a non far mancare nulla ai propri congiunti».
Ora la giustizia farà il suo corso.
«È nell'interesse di tutti che vengano acclarati i fatti così come sono accaduti. Auspichiamo che possa essere fatto in tempi brevi, ma, al di là di questo, siamo amministratori e abbiamo una situazione sociale e familiare da dover sostenere. Ad oggi la nostra la nostra massima attenzione è rivolta alla bambina, che ora si trova in una struttura protetta e che sta ricevendo il massimo del sostegno. Il Comune è pronto a qualsiasi tipo di impegno possa essere necessario».
fr. pas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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