Il rito del pranzo di Natale locali e ristoranti sold out

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Martedì 24 Dicembre 2019, 05:04
LE FESTE
FERMO Ultimissime ore per mettersi in pari con i regali di Natale. Per gli irriducibili ritardatari che hanno lavorato fino all'ultimo minuto prima delle feste è il loro momento per caricarsi di pacchi e pacchettini. E il cenone? Il cappone, i tortellini e tutto il resto? Stesso discorso. Chi è sprovvisto della vocazione da massaia o di mettersi ai fornelli nei pochi giorni liberi proprio non ne vuole sapere, punta su ristoranti, agriturismi e menù d'asporto. Boccate d'ossigeno per il commercio locale, forse mai come quest'anno in affanno.
Giorni cruciali
Al netto di crisi e strade bloccate, i prossimi saranno giorni cruciali per l'economia del Fermano. I negozi sembrano tornati a respirare, presi d'assalto da chi è rimasto indietro con gli acquisti natalizi. Per fortuna, verrebbe da dire, vista la malaparata degli ultimi tempi. Il rischio che lo shopping di fine anno si riduca a un flop, però, è ancora alto. A feste finite si saprà quanto gli ostacoli issati sulla strada dei guadagni abbiano inciso sugli affari. Quel che è certo è che, se proprio non l'hanno rovinato, il Natale degli esercenti l'hanno reso una corsa a ostacoli. Che, però, come detto sopra, ora sembrano dissiparsi.
I turisti
Di turisti in giro ce ne sono pochissimi. I pullman che l'anno scorso, di questi tempi, sfornavano comitive in giro per la piazza di Fermo sembrano un lontano ricordo. Anche qui i conti si faranno a inizio 2020, ma le premesse sono pessime. Movimento, comunque, in giro ce n'è. A portarlo sono i locali e la gente dell'entroterra, che scende verso la costa. Sul fronte culinario sono ancora i fermani a risollevare le sorti dei ristoratori. Menù di prelibatezze campeggiano davanti a ristoranti e chalet, invitanti richiami a fermarsi e prenotare. Il che non è facile, perché sono praticamente tutti al completo. Sui prezzi ci si è dati una ridimensionata. In media, per il pranzo di Natale, si va da 35 a 65 euro per un menù di carne, qualcosina in più se si sceglie il pesce. Da segnalare pure l'impennata dei menù d'asporto, con la comodità di gustare il pranzo bell'e cucinato tra le mura di casa. A confermare il trend è Confcommercio Marche che parla, per il pranzo di mercoledì, di una spesa media di 56 euro a persona, con un giro d'affari in crescita del 12,5% rispetto a due anni fa. L'associazione di categoria segnala anche un aumento dei ristoranti (circa l'80%) pronti a mettere a disposizione dei clienti contenitori per portare a casa il cibo avanzato. Sul fronte menù regina indiscussa si conferma la pasta al forno, seguita da risotto e tortellini in brodo. Per il secondo, sul podio ci sono cappone, pesce e crostacei. Come da tradizione, il finale è affidato a torrone, panettone e frutta, soprattutto esotica. Tre esercizi su quattro proporranno un menù a prezzo fisso, che da anni va per la maggiore durante le festività, fatto in medie di sei portate. Per andare incontro alle esigenze e alle scelte alimentari dei clienti, buona parte dei ristoranti offrirà anche un menù vegetariano o vegano. Altrettanti sono quelli che proporranno piatti adatti ai celiaci. Cresce pure l'attenzione verso i piccoli, con sempre più menù dedicati ai bambini, in media a prezzi dimezzati rispetto a quelli degli adulti.
L'analisi
«I ristoranti che avranno maggiori riscontri spiega il direttore di Confcommercio Marche, Massimiliano Polacco sono quelli che puntano sull'ospitalità e sulla qualità del cibo. Il dato delle presenze in aumento nei nostri ristoranti a Natale è molto significativo e dimostra una volta in più che l'offerta ristorativa è veramente eccellente. Molto importante, inoltre, è il fatto che i clienti si dimostrino sempre più sensibili al tema degli sprechi alimentari e che a Natale il mondo della ristorazione si distingua per non essere tra i maggiori responsabili di questo genere di sprechi». Dal generale al locale, l'attaccamento al pranzo natalizio è confermata sul territorio. Quasi tutti pieni gli chalet della costa. Bene anche ristoranti e agrituristi. «Le prenotazioni dice Jobbi dello chalet Duilio a Porto San Giorgio stanno andando meglio degli anni scorsi e sono perlopiù di clienti non abituali». «Qualche problema aggiungono ce lo sta creando il traffico di questi giorni». La vera incognita che rischia di rovinare il Natale fermano.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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