IL PROGETTO
FERMO La Ciclovia Adriatica prende forma. Guardare al futuro è

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Lunedì 24 Giugno 2019, 05:04
IL PROGETTO
FERMO La Ciclovia Adriatica prende forma. Guardare al futuro è possibile investendo sul cicloturismo e andando ad intercettare nuovi flussi turistici, basti pensare al ponte work in progress sull'Ete e a quello inaugurato sabato che collega Marina di Altidona a Pedaso.
La consegna
Risale a qualche settimana fa la consegna dei lavori per il ponte che collegherà invece i territorio di Fermo e Porto San Giorgio, all'altezza di Santa Maria a Mare, opera anch'essa inserita all'interno del sistema nazionale delle ciclovie turistiche con la ciclabile tra Porto San Giorgio e Marina Palmense. Al via le prime indagini sulla zona coinvolta e l'avvio del cantiere predisposto a sud di Porto San Giorgio con i lavori che saranno a pieno regime presumibilmente dopo l'estate. Progetti che uniscono l'utilità dell'infrastruttura, all'aspetto ambientale e naturalistico, nonché alla valorizzazione turistica di tutto il territorio circostante. Intanto è stata una data storica, quella di sabato, per Altidona e Pedaso che insieme hanno inaugurato il ponte ciclopedonale, sul quale ancora risuonano i passi delle migliaia di persone accorse ai piedi dell'Aso. Dopo la benedizione dei rispettivi parroci, don Jonny e don Ubaldo, il primo sindaco a prendere la parola è stata Giuliana Porrà di Altidona.
La celebrazione
«E' - ha detto - un giorno di festa per due comunità che sono già unite per tanti aspetti ma adesso lo sono anche fisicamente con questo ponte ciclopedonale che permette di raggiungerci reciprocamente, il progetto iniziale si chiamava appunto Re.ci.pro.ci e ci unisce reciprocamente e in sicurezza, visto che i nostri ragazzi sono soliti scambiarsi. Il primo progetto è stato presentato 5 o 6 anni fa quando era sindaco Lanciotti, ci abbiamo creduto e siamo andati avanti perché per noi era un'opera troppo importante. E' un'opera storica che oltre ad unire i due paesi è un punto di partenza anche per la Valdaso e per la Ciclovia Adriatica». Il ponte s'inserisce come primo tassello della Ciclovia Adriatica che verrà realizzata dalla Regione sul fiume Aso. Per l'occasione sono accorsi i sindaci di Lapedona e Campofilone, assieme al consigliere regionale Francesco Giacinti, e non potevano mancare i progettisti Giuseppe Laureti e Marco Trovarelli. Soddisfatto anche il sindaco di Pedaso, Vincenzo Berdini: «L'aspettativa del ponte nacque nel 2001 alla fine del mio secondo mandato, progetto naufragato; un altro naufragio c'è stato nel 2010 perché quei soldi finirono per fare il ponte di Campofilone, una storia di anni che si è coronata anche grazie ad Altidona, che ha profuso uno sforzo enorme per ottenere questo risultato».
I soldi
Il sindaco ricorda che «il ponte ci collega e fra un anno - grazie all'altro finanziamento di 650mila euro per Pedaso, Altidona e Campofilone - avremo 7 chilometri di ciclovia. Per me che non credo più nel piccolo e bello, il ponte è un ulteriore collegamento e possiamo riprendere questo discorso di fusione del quale sono sostenitore». «Da sponde diverse -ha spiegato l'assessore regionale al bilancio, Fabrizio Cesetti - ci siamo incontrati, questa è l'importanza di questa opera che definisco straordinaria ancorché non sia un costo esageratamente alto. Quante volte abbiamo detto che non bisogna alzare i muri ma costruire ponti, credo questa sia la dimostrazione plastica di quello che si deve fare. Il ponte che unisce due realtà importanti che possono stare meglio insieme. Opera importante sotto l'aspetto ambientale, sotto l'aspetto della sicurezza stradale e della mobilità. E' un'opera fondamentale per il turismo che vede queste due realtà protagoniste. L'importanza di quest'opera, assieme alla Ciclovia dell'Aso per 3 milioni e 300mila euro, insieme alla Ciclovia del Tenna. Opere importanti e fondamentali per mettere in sinergia i nostri territori e farli crescere e diventare competitivi».
I piccoli
Le conclusioni al discorso della baby sindaco dei due Comuni, Camilla Marini e la gratitudine agli amministratori per «un progetto importante che ci consentirà di attraversare il fiume in tutta sicurezza e consentirà a noi ragazzi d'incontrarci in piena tranquillità. Quest'opera così importante che permetterà una maggiore coesione tra ragazzi». Coesione partita sabato pomeriggio, dove non sono mancati nemmeno l'intrattenimento e gli stand gastronomici, a cura delle rispettive Pro Loco. Poi il gusto dei cittadini accorsi, da entrambe le sponde, di calpestare e percorrere un progetto divenuto realtà.
Serena Murri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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