IL PRESIDENTE ALESSANDRINI: «ASSISTIAMO ALLA CRESCITA DI QUESTO FENOMENO»

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Giovedì 25 Febbraio 2021, 05:05
L'ALLARME
FERMO È stato denunciato per attentato alla sicurezza dei trasporti e ha ricevuto un richiamo orale dalla questura di Fermo il ragazzo che l'altro ieri sera aveva seminato il panico su un autobus di linea a Porto San Giorgio. Bloccato prima da una guardia giurata a bordo, poi da una volante della Polizia, il giovane, un fermano con precedenti, dopo aver occupato gli ultimi posti del pullman assieme ad alcuni coetanei, aveva cominciato a spruzzare per aria uno spray urticante, costringendo l'autista a fermare il mezzo e gli altri passeggeri a scendere, tra gole arse e occhi che bruciavano.
L'escalation
Quello dell'altra sera è stato solo l'ultimo in ordine di tempo di una lunga serie di episodi di questo tipo. Il fenomeno che vede protagoniste bande di ragazzini esagitati che prendono di mira i bus che fanno la spola tra Fermo e Porto San Giorgio s'è intensificato da inizio anno. Lido Tre Archi, la stazione sangiorgese e il quartiere fermano di Santa Petronilla le zone predilette dai disturbatori che stanno mettendo a dura prova i nervi dei conducenti e creando un clima di ansia tra chi si sposta. «Tra gli autisti c'è preoccupazione. Quando si fa notte, la situazione cambia drasticamente. Alcune tratte sono più a rischio. Quelle di sempre, solo che adesso succede molto più spesso», ammette la Rsu della Steat. Le forze dell'ordine, coordinate dalla Prefettura, stanno cercando di capire se, a creare scompiglio sui bus, sia sempre lo stesso gruppetto di ragazzi o se il fenomeno sia più diffuso. Il timore è che, senza granché da fare per gli effetti della pandemia, questi giovani sbandati ammazzino il tempo riempiendosi di alcol, bivaccando in giro e chiudendo la giornata creando scompiglio sui pullman. L'effetto emulazione farebbe il resto. Con altri gruppetti di ragazzini che imiterebbero i coetanei.
La sorveglianza
Per adesso, quel che è certo è che, da qualche settimana a questa parte, salire su certi pullman, soprattutto di sera, è diventato un terno al lotto. Al punto che la Steat ha intensificato la sorveglianza a bordo, con guardie giurate che percorrono le tratte più a rischio. Si starebbe ragionando anche su un accordo per fa seguire i pullman dalle volanti di Polizia e Carabinieri. Una specie di scorta serale che, però, dipenderebbe dalla disponibilità di uomini e mezzi. Quello che per adesso è stato deciso è di piazzare una pattuglia nei pressi della stazione di Porto San Giorgio, da dove spesso i giovani teppisti salgono sui pullman. Come successo l'altra sera, quando prima di raggiungere in bus viale dei Pini, dove è stato fermato, il gruppo di giovanissimi s'è messo a spaccare a terra alcune bottiglie di vetro. «Sono minorenni e sanno che non può succedergli niente. Sono strafottenti e, se gli dici qualcosa, rispondono male. È frustrante, abbiamo le mani legate», spiegano i sindacalisti che rimarcano il malessere per l'escalation violenta. Non nasconde il problema il presidente della Steat, Fabiano Alessandrini.
La punibilità
«Stiamo cercando di tenere la situazione sotto controllo spiega , ma non siamo immuni da questi fenomeni che si verificano qui come altrove. I problemi sugli autobus sono storici, ma erano limitati ad alcune zone. Adesso assistiamo a un'accentuazione. C'è una sistematicità che prima non c'era». I mezzi di trasporto vanno tutelati, rimarca la società, «perché, in questo periodo, sono l'unico posto aperto al pubblico, ma anche quello in cui si può entrare con più facilità e commettere infrazioni».
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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