Discarica a cielo aperto è polemica sui controlli

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Martedì 28 Gennaio 2020, 05:04
IL CASO
FERMO Discarica a cielo aperto alle Paludi, colpa della società Autostrade che non interviene nell'area di sua competenza e non permette neanche al Comune di Fermo d'intervenire. Di conseguenza ogni tot di giorni torna l'immondezzaio en plein air. L'ultima verifica porta la data di domenica scorsa e la firma dei Rangers d'Italia. Un brutto biglietto da visita per il capoluogo di provincia. Una situazione che all'amministrazione fermana proprio non va giù, visto il lavoro che sta facendo in tema di decoro urbano.
La battaglia
C'è il massimo impegno nei controlli, fioccano le multe nei confronti dei trasgressori, ci sono le telecamere ovunque. Tutte le misure adottate contro gli abbandoni stanno dando i frutti sperati. Il sistema di raccolta sta funzionando, Lido Tre Archi ne è un esempio. Si è potenziato il servizio con la polizia municipale, c'è l'impegno dell'azienda multiservizio Asite, la quale in zona Paludi, all'altezza del cavalcavia, purtroppo non può intervenire. Perché quella è zona di competenza di Autostrade. Sono i Rangers a fornire l'ultimo rapporto domenica sulla discarica in zona. Una montagna di sporcizia tra panni, gomme d'auto, televisori, fotocopiatrici e chi più ne ha più ne metta. «E' ora che Autostrade si faccia veramente carico del problema e lo risolva una volta per tutte - sbotta l'assessore alle Politiche ambientali Alessandro Ciarrocchi - non basta ripulire dopo, bisogna prevenire. Occorre una telecamera per individuare i trasgressori e denunciare, fototrappole».
La strategia
Il Comune ci aveva pensato alla telecamera, l'aveva messa ed era servita. La videosorveglianza aveva fatto individuare due funzionari di una ditta nel settore del calcestruzzo che abbandonavano i rifiuti. Quella telecamera è stata danneggiata. Un atto vandalico aveva messo fine alla positiva esperienza. Da quella volta ogni tot di giorni torna l'immondezzaio. «Non possiamo non essere indignati, vista l'attività che stiamo portando avanti» spiega Ciarrocchi amareggiato. Come dargli torto? Tra isole ecologiche e telecamere Fermo è riuscito ad arginare l'abbandono dei rifiuti. Anzi, l'unica zona franca pare sia quella di competenza di Autostrade, all'altezza del cavalcavia in zona Paludi. L'assessore evidenzia che ciclicamente lì vi si accumula sporcizia. «Purtroppo non abbiamo giurisdizione in quella zona che è di esclusiva competenza di Autostrade» ammette e ricorda che, su iniziativa dell'assessore Mauro Torresi, lì era stata collocata la telecamera che aveva fatto la sua parte, dopo la rottura è tornato tutto come prima. Da allora il Comune ha chiesto ripetutamente alla società di risolvere il problema.
L'impegno
Ciarrocchi parla di richieste plurime, di segnalazioni dei vigili urbani ma la società del gruppo Atlantia non risponde: «Per ragioni che ci sfuggono - sottolinea il titolare della delega all'ambiente - non autorizza la telecamera e noi non possiamo metterla. Ci è stato addirittura inibito formalmente di andare a rimuovere i rifiuti. Dicono che ci pensano loro, ma non lo fanno con la stessa frequenza con la quale lo avrebbe fatto l'azienda multiservizio del Comune di Fermo». Un nodo da sciogliere questo, per il decoro in generale ma anche per tutelare il lavoro dei vigili urbani e degli operatori ecologici che sono impegnati ogni giorno sul territorio.
Sonia Amaolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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