Contesa del Secchio Per Sant'Elpidio è una festa in giallo

3 Minuti di Lettura
Lunedì 10 Agosto 2020, 05:03
LA RIEVOCAZIONE
SANT'ELPIDIO A MARE Dopo tre anni, il pozzo dorato torna nella mani della contrada Sant'Elpidio. I gialli si sono aggiudicati la 68esima edizione della Contesa del Secchio. Secondo posto per San Martino, staccata di ben 85 punti, terza Santa Maria con 247 punti, ultima San Giovanni che si è fermana a quota 179. Una gara accesissima e incerta fino alla fine, quella di ieri pomeriggio allo stadio Mandozzi.
La speranza
I verdi di San Martino hanno sperato fino alla fine nella vittoria, all'ultima tornata, degli azzurri di Santa Maria contro Sant'Elpidio. Ma è finita 128 a 46 per i gialli e la festa dei vincitori della scorsa edizione è saltata. Fuori dai giochi fin da subito, invece, i rossi di San Giovanni che hanno perso tutti e tre gli scontri. È stata più forte del Coronavirus la rievocazione storica più antiche della Marche. Un'edizione eccezionale sotto tutti i punti di vista. A partire dall'organizzazione che ha sottolineato la presidente dell'Ente Contesa, Alessandra Gramigna ha richiesto «tempo e grande collaborazione da parte di tutti». «È la rievocazione della città e di chi la abita. Per questo ha proseguito abbiamo scelto di dare spazio, tra il pubblico, prima agli elpidiensi, per dare un segnale di ripartenza. Siamo andati avanti con convinzione, quando altri nelle Marche hanno rinunciato al primo decreto, e abbiamo fatto bene». Al completo il Mandozzi, con tutti i mille posti disponibili occupati. Di più, le regole anti-Covid non hanno permesso. Ingressi contingentati dai cinque varchi predisposti, misurazione della temperatura, poi tutti dentro.
Il tifo
Tifoserie calde già dai primi lanci. Con le gradinate laterali posizionate dentro il campo da gioco, per consentire il distanziamento necessario, gli spettatori hanno assistito alla gara a pochi metri dai giocatori. Un torneo tesissimo, quello di quest'anno, cominciato quasi all'imbrunire. In campo tutto è filato liscio, a parte qualche tensione tra le fila della San Giovanni, rientrate dopo ripetuti richiami dell'arbitro Il Covid ha obbligato l'organizzazione a rinunciare al corte storico, ridotto all'osso per percorso e figuranti, partiti da piazzale Aldo Moro e arrivati al campo attorno alle 19. Saltati corteggio storico e ammassamento in piazza Matteotti, primi a entrare al Mandozzi sono stati la Municipalità e la dama di questa edizione della Contesa, Chiara Calcinari, seguite dalle quattro delegazioni foranee (Santa Caterina, Santa Croce, Porto e Castel di Castro) e dalle quattro contrade, in ordine inverso rispetto al risultato della scorsa edizione della Contesa (San Giovanni, Santa Maria, Sant'Elpidio e San Martino). La vincitrice dell'anno scorso ha dovuto aspettare qualche minuto per fare il suo ingresso, così da fare spazio a un'ambulanza arrivata in soccorso di una persona che si è sentita male. Poco prima delle 21 è stato necessario l'intervento di un altro mezzo soccorso. «Stento a credere che siamo qui, abbiamo fatto bene. Era un obbligo le parole del podestà-sindaco Alessio Terrenzi organizzare questa 68esima edizione, anche se lo scenario è diverso. È stato un lavoro davvero faticoso, ma andava fatto, per Sant'Elpidio a Mare, la storia, la tradizione e l'identità dei cittadini elpidiensi. Non poteva mancare».
La cerimonia
Il giuramento dei quattro capitani, pronunciato assieme al neo-capitano del popolo Giordano Torresi, è stato seguito dalla lettura dei nomi delle vittime elpidiensi del Coronavirus. Poi c'è stato spazio solo per la palla e il pozzo da centrare.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA