Con il festival della scienza nuova ribalta per il centro

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Giovedì 17 Ottobre 2019, 05:04
L'EVENTO
FERMO Tre giorni di eventi, ventitré location, settantanove attività, quasi cento relatori. Numeri importanti quelli della terza edizione di Fermhamente. Il festival della scienza, che porterà in città convegni e laboratori ma anche spettacoli ed esperimenti, è pronto a partire. L'apertura oggi pomeriggio alle 17 nell'aula magna della Scuola superiore di Mediazione linguistica. Arriveranno anche da Torino e Palermo per partecipare all'incontro dedicato alle Learning city.
Le presenze
Al tavolo pure le altre città Unesco delle Marche Fabriano, Pesaro e Urbino , «per ragionare su una rete Unesco regionale». «Il percorso ha ricordato il vicesindaco Francesco Trasatti presentando la kermesse è partito da un progetto partecipativo per creare un evento che non fosse solo una sommatoria di attività, ma che fungesse da lievito per coinvolgere i giovani negli interrogativi di tutti i giorni». Mattone dopo mattone, Fermhamente è cresciuto. Le scuole hanno avuto un ruolo sempre più centrale. Al punto che le mattine di domani e sabato saranno dedicate solo agli studenti (circa tremila le prenotazioni). Per il resto, la manifestazione, che andrà avanti fino a domenica, è aperta a tutti. «La forza del festival è che mette insieme tante realtà del territorio. Proveremo ad andare verso una lettura non monocromatica della realtà, a coniugare il mondo umanistico e quello scientifico e a far capire che la cultura è una», ha spiegato il direttore scientifico di Fermhamente, Andrea Capozucca. Che punta a coinvolgere soprattutto i giovani.
Il laboratorio
«La conoscenza ha aggiunto non è più qualcosa che si costruisce solo nel buio di un laboratorio, ma è anche interazione. Non una persona che parla e tante che ascoltano, ma tante che interagiscono sullo stimolo di chi parla». E le occasioni per scambiarsi idee e opinioni, nei prossimi giorni, non mancheranno. A partire dagli incontri uno a uno con gli imprenditori che daranno agli studenti dritte per orientarsi nel mondo del lavoro. Passando per l'incontro con un fotografo professionista che guiderà i curiosi per le vie della città a caccia di scorci da immortalare. Fino agli associati del Cicap, l'associazione voluta da Piero Angela per verificare scientificamente strani fenomeni. Dall'anno scorso, il festival si è dotato di un comitato scientifico. A formarlo, le quattro università marchigiane, le scuole superiori della città, il Conservatorio e la Scuola per mediatori linguistici. Tutti insieme si ritroveranno domani pomeriggio nella Sala dei Ritratti di Palazzo dei Priori per trattare il tema portante di questa edizione di Fermhamente: il rapporto tra scienza e immagine.
Il commento
«La parola chiave è interdisciplinarietà», il commento di Mauro Labellarte di Labilia, la società che organizza la manifestazione. E infatti, oltre a scienziati e professori, sono previsti interventi di scultori, pittori, musicisti e maghi. «Tante offerte variegate ha proseguito , perché il mondo dell'arte interagisce con la scienza e viceversa. E tutto questo non va solo divulgato, ma anche comunicato, in uno scambio reciproco». Lo zoccolo duro resta, però, la scienza. Con le quattro università marchigiane come «prova di serierà». «Questo festival ha qualcosa in più rispetto agli altri: l'aspetto comunicativo che è fondamentale», il commento del rettore dell'Università di Camerino, Claudio Pettinari. «Fare network serve per portare conoscenza a tutti», quello di Andrea Monteriù della Politecnica delle Marche. L'obiettivo ora è crescere. E diventare un festival di richiamo nazionale. Per farlo, però, servono soldi. «Il mio unico rammarico ha detto Trasatti è di non essere riuscito a investire di più, ma già così è un mezzo miracolo. Auspico che, nel tempo, vedendo la qualità di questo festival, si avvicinino istituti di credito e privati. Mi aspetto un consolidamento nei prossimi anni».
La forma
Il contenuto, insomma, c'è. Quello che ci vuole è dargli una forma che sia sempre più interessante e appetibile. In parte è stato fatto e, in tre anni, Fermhamente si è creato il suo pubblico. «L'idea ha aggiunto Capozucca è di creare dal basso un tessuto forte. Siamo in una posizione in cui Fermo comincia a essere conosciuta e, quest'anno, tante persone hanno chiamato per partecipare. La qualità c'è. Prima lavoriamo sul contenuto, poi su tutto il resto».
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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