Campane a festa per i neolaureati ora la città cresce con gli studenti

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Sabato 20 Luglio 2019, 05:04
LA PROCLAMAZIONE
FERMO Campane a festa per i 49 neolaureati in Ingegneria gestionale. Ieri in piazza del Popolo si è tenuta la proclamazioni dei nuovi dottori, 12 magistrali e 37 della triennale. Un momento di grande emozione, che per alcuni di questi giovani segna la fine di un ciclo, per altri una tappa di un percorso da completare. La festa è stata aperta da una novità: le campane del Duomo che hanno suonano a festa. Una in particolare, nota come la Viola. Un omaggio voluto dal rettore Sauro Longhi, in occasione dei 25 anni dell'università fermana e dei 50 della Politecnica delle Marche. Fino al 1800 era infatti usanza che le campane della Cattedrale fossero azionate nei giorni in cui importanti personalità fermane si laureavano nell'antica università cittadina. Una tradizione che col tempo era andata persa e che è stata ripristinata ieri. Ad aprire la cerimonia il rettore Longhi. «La società ha detto vede in voi un capitale ricco e competente. Siete diventati cavalieri della conoscenza. Dovete sempre puntare al massimo, superare con il vostro impegno e passione i vostri insegnanti e costruire insieme futuro e presente». Negli anni, la Politecnica delle Marche si è radicata sempre più nel Fermano. Gli iscritti a Ingegneria gestionale sono passati da meno di 100 nel 2009 a più di 500 quest'anno.
Lavoro assicurato
Oltre il 90% degli studenti trova lavoro entro tre anni dalla laurea, guadagnando in media 1.500 euro. Il 65% dei laureati resta nelle Marche, il 4,5% va all'estero. Un invito, Longhi, l'ha fatto anche alle imprese, a «scommettere su questi giovani, offrendo loro contratti dignitosi nel ruolo e nel compenso». «Pensare oggi alla città senza l'università le parole del sindaco Paolo Calcinaro ci fa avere un brivido, perché l'energia, la vitalità, l'economia e lo stimolo che portano questi ragazzi è impareggiabile per la nostra Fermo». A prendere la parola è stato poi il presidente del Consiglio studentesco Pasquale la Serra. «L'università ha detto ai suoi giovani colleghi ha il dovere di formare coscienze critiche. Con la laurea, ognuno di voi potrà contribuire a migliorare la vita non solo dei vostri cari, ma di tutta la popolazione». Presenti anche il prefetto Filippi, il vescovo Pennacchio, le forze dell'ordine e tutte le istituzioni del territorio. Prima della consegna delle pergamene, è stato consegnato il Premio Paolo Marziali, in memoria dell'informatico fermano prematuramente scomparso. A conseguirlo, Maria Chiara Fiorentino, per la sua tesi sulle tecnologie che possono migliorare la vita dei malati di Parkinson. La giornata è iniziata nel primo pomeriggio quando, nella sede di via Brunforte, i 12 studenti della magistrale hanno discusso le tesi. Prassi non prevista per quelli della triennale, che avevano già consegnato i loro elaborati alla commissione. Tutti insieme, alle 18, si sono ritrovati in una piazza stracolma di parenti e amici pronti a festeggiarli, tra abbracci e qualche lacrima.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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