Assalto alle spiagge E sulla sicurezza nuovo giro di vite

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Lunedì 19 Aprile 2021, 05:07
IL WEEKEND
FERMO Prime, timide, prove d'estate sulla costa fermana. Il tempo invoglia e non invoglia, ma l'occasione per passare qualche ora all'aria aperta era troppo ghiotta e, ieri mattina, in tanti non se la sono lasciata sfuggire. Presi d'assalto i lungomare, da nord a sud. Pregustando l'avvio della stagione balneare (nelle Marche si parte il 1° maggio), i primi coraggiosi hanno ricominciato a prendere confidenza con spiaggia e onde. Per adesso, a testare l'acqua, sono solo le mani. Qualche impavido si toglie scarpe e calzini e prova coi piedi, ma li ritira un attimo dopo. La sabbia di Lido di Fermo torna a colorarsi dei primi asciugami.
Da Campiglione
Su uno c'è una coppia di Campiglione. «Abbiamo fatto colazione al mare. Le brioche le abbiamo prese vicino casa, il cappuccino qui», dicono. Si sono tolti le scarpe, per godersi di più la sabbia. «Anche se non è proprio caldo, non ci importa. Lavoriamo tutta la settimana, un po' di svago ce lo meritiamo. In zona arancione almeno possiamo venire al mare, prima neppure quello. Problemi di assembramento proprio non ce ne sono», aggiungono, indicando la spiaggia semideserta. Un po' più in là, due bambini sono alle prese con un castello di sabbia. Il primo della stagione. Con loro c'è la mamma. Sono di Fermo. Non si sono fatti spaventare dalle nuvole.
Gli adulti
«Abbiamo tutti bisogno di momenti come questi. I piccoli, ma anche noi adulti - dice la donna -. L'isolamento è difficile da superare per fortuna loro (i figli, ndr) sono due. Giocano e si fanno compagnia insieme. In questo periodo hanno legato tantissimo». Passa una coppia che fa nordic walking. Falcata dopo falcata, le racchette segnano il loro passaggio sulla sabbia. Qualche minuto e spariscono dalla vista. Brulica il lungomare. Di gente che corre, va in bici o pattina. Di coppie che passeggiano o portano a spasso il cane. Di amici che si incontrano, scambiano qualche parola e ripartono. I parchi sono il regno dei più piccoli. Che affollano ogni spazio verde. Si arrampicano sui gradini degli scivoli, per poi scendere veloci. Fanno avanti e indietro sulle altalene. Si rincorrono. Ridono e si divertono. Sono proprio i parchi, ultimamente, gli osservati speciali delle forze dell'ordine. Quelli che di pomeriggio si riempiono di ragazzi e ragazzini che le divise fanno sempre più fatica a contenere. Giovani spesso su di giri, che spaccano fioriere e panchine. Mezzi ubriachi che non è ancora buio. Si ritrovano in gruppi anche dieci o quindici. Le mascherine solo un ricordo. Se provi a dirgli qualcosa, rispondono male e a gestacci. «Non è facile. Ieri (sabato, ndr), a Porto San Giorgio è stato un caos», ammette un agente. Se gli chiedi che si può fare, alza gli occhi al cielo. «La nostra presenza fa da deterrente, ma la situazione è difficile. I giovani fanno fatica a rispettare le regole. Mettici anche il lavoro che non c'è».
La miscela esplosiva
Una miscela esplosiva, insomma. Che, giorno dopo giorno si prova a non far deflagrare. Con controlli a tappeto e pattuglie a bordo strada e nei posti più a rischio. E qualche risultato arriva. 278 le persone controllate sabato, 52 gli esercizi pubblici ispezionati dai carabinieri del Comando provinciale di Fermo. Quelli di Porto Sant'Elpidio hanno multato una persona trovata fuori dal Comune di residenza senza una valida motivazione. Quelli di Pedaso un dipendente di una ditta di Campofilone beccato sul posto di lavoro senza mascherina.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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