A14 e smog, tre diocesi in gioco Firme per azzerare il pedaggio

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Lunedì 18 Novembre 2019, 05:04
IL CASO
FERMO Viaggia verso quota cinquecento la raccolta firme per l'azzeramento del pedaggio autostradale tra Civitanova e Grottammare. Nel sud delle Marche si allarga il fronte dei favorevoli al transito gratis nel tratto di A14 sotto sequestro. A lanciare la petizione, un paio di giorni fa, le Diocesi di Fermo, Ascoli e San Benedetto, attraverso i loro organi di informazione. L'iniziativa sta facendo il giro del web, raccogliendo rapidamente consensi.
L'interesse generale
«Siamo consapevoli fanno sapere i promotori che la vicenda sia intricata e abbia degli aspetti riguardanti la riapertura non riconducibili direttamente a Società Autostrade, ma crediamo che l'interesse generale alla sicurezza stradale e a un viaggio quanto più agevole, nei limiti del possibile, debbano andare oltre qualsiasi logica». Da qui la richiesta all'ente gestore di mostrare «un minimo di vicinanza ai suoi utenti, eliminando quantomeno il prezzo del viaggio sul tratto più critico». Le tre Diocesi si sono fatte portavoce di un malessere sempre più diffuso. Nei giorni scorsi ci aveva già provato l'assessore regionale Casini, ma Autostrade aveva risposto picche. Sindaci, a voci alternate e industriali hanno più volte caldeggiato il provvedimento. Che, gli automobilisti in coda per ore considerano il minimo. Se e quando il nuovo appello corredato di firme otterrà l'effetto sperato è presto per dirlo. La soluzione, manco a dirlo, non risolverebbe i problemi, ma allevierebbe un poco i disagi di chi è al volante. Con cui pare bisognerà imparare a fare i conti perché, per tornare alla normalità, ci sarà da aspettare. Quanto non si sa. Di fronte ai ripetuti no della Procura di Avellino a riaprire i tratti interdetti, la politica litiga.
Un altro incidente
E ieri di è registrato l'ennesimo incidente tra Porto San Giorgio e Pedaso con il solito copione fatto di code e traffico paralizzato. I partiti si addossano colpe a vicenda. Gli imprenditori alzano la voce. Gli automobilisti imprecano. Finora, inutilmente. Il gip campano è irremovibile. Vuole il timbro del Ministero sui progetti dei nuovi guardrail. Altrimenti non se ne farà niente. Autostrade promette uno sprint. A giorni dovrebbe presentare i nuovi progetti, sperando che sia la volta buona. Intanto, nel weekend appena trascorso, sulla costa fermana si è consumato il solito copione.
Il traffico
Con A14 intasata e traffico paralizzato sulla Statale. Un refrain che torna puntuale ogni fine settimana. Le cui conseguenze ora cominciano davvero a fare paura. Prospettive poco rosee, rese ancora più grigie dalla classifica sulla qualità della vita pubblicata ieri da Italia Oggi. Fermo che piomba al 61° posto dal 56° della scorsa stagione. Ennesimo campanello d'allarme che le cose, nel laborioso Fermano, in questo momento non vanno proprio nel verso giusto. Le istituzioni assistono impotenti all'impasse. Sanno di poter fare ben poco per sbloccare lo stallo mentre la Prefettura si prepara a coordinare l'emergenza natalizia con i sindaci che tendono le orecchie in attesa di buone notizie.
Nuova istanza
Quello di Fermo è deciso a non darsi per vinto. Invita a non scoraggiarsi, a mettersi comunque in marcia e annuncia una nuova istanza di dissequestro temporaneo. Con il traffico dei giorni di festa il suo ragionamento , la velocità in autostrada sarà limitatissima e i rischi per la circolazione e la sicurezza minimi. Ragion per cui, l'auspicio, la Procura di Avellino potrebbe avallare la richiesta. Che riguarderebbe il periodo di Natale. Quando i guai si faranno davvero seri. Il Fermano, solo all'idea, barcolla. Le ripercussioni sull'economia di un territorio fragilissimo, che tenta a stento e con gran fatica a risollevarsi, sono solo intuibili. Trema il commercio. La paura è che la gente, per evitare di restare imbottigliata nel traffico, le tredicesime le vada a spendere da qualche altra parte. Ma i rischi sono pure per la salute. Perché i gas di scarico dei mezzi in colonna per ore finiscono in aria e vengono respirati. Con il caos sulla Statale, come è successo ancora una volta ieri, anche la vita dei pedoni si fa più complicata. E, se, come qualcuno prospetta, le chiusure dureranno ancora mesi, l'onda d'urto colpirà anche il turismo, con gravissime ripercussioni su tutto il sud della regione.
Francesca Pasquali
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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