Vacanze romane torna con Robert De Niro: la star per il remake del grande classico

Vacanze romane torna con Robert De Niro: la star per il remake del grande classico
di Gloria Satta
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Giovedì 5 Maggio 2016, 00:03 - Ultimo aggiornamento: 16:19
Immaginate Robert De Niro in sella a una rombante Vespa in giro per strade, piazze e vicoli della Capitale. Tra qualche mese potrebbe diventare una scena usuale sotto gli occhi di migliaia di romani: il grande attore americano, 72 anni, ha ottime probabilità di sbarcare in città per girare il remake di Vacanze romane, il celebre film diretto nel 1953 da William Wyler e interpretato da Gregory Peck e Audrey Hepburn, coppia mitica e saldamente radicata nell’immaginario collettivo mondiale.

Impresa audace, se non addirittura temeraria, vista la popolarità “iconica” del film di Wyler che nell’87 fu oggetto di un dimenticabile remake televisivo in America. E se non è stato ancora deciso quale attrice sarà al fianco di De Niro, di quasi certo per ora c’è il nome del regista: l’esordiente James McDonnell. E la produzione sarà firmata Arsenal Pictures e Barter. Ma si sa anche che il remake fa parte delle nuove produzioni internazionali che, grazie alla robusta politica di sostegno dell’audiovisivo promossa dalla Regione Lazio, nei prossimi mesi avranno come scenario Roma (da poco proclamata dall’Unesco “città creativa del cinema”) e il resto del territorio. Tutto si è messo in moto negli ultimi tre anni, grazie alla nuova strategia di investimenti che ha visto la Regione stanziare cospicui fondi triennali (più o meno 23 milioni all’anno, erogati da sovvenzioni diverse) per l’audiovisivo e rientrare nella Lazio Film Commission, affidata a Luciano Sovena. Così Roma e gli altri luoghi del territorio laziale hanno ospitato di recente le riprese kolossal dell’ultimo capitolo della saga di James Bond, Spectre, il mega-set di Ben Hur (altro remake “spericolato”), il grande circo modaiolo di Zoolander 2, le serie a sfondo più o meno religioso The Young Messiah, Christ the Lord e The Young Pope di Sorrentino.
 
IL FUTURO
E nell’immediato futuro? Quest’anno la regista franco-iraniana Marjane Satrapi ambienterà da noi (a Roma, Viterbo e Sperlonga) il suo nuovo film Il viaggio straordinario, ispirato all’esilarante romanzo di Romain Puértolas L'incredibile viaggio del fachiro che restò chiuso in un armadio Ikea (Einaudi), protagonista Uma Thurman.

Nei prossimi giorni approderà nella Capitale il set del thriller psicologico Black Butterfly, regista Brian Goodman, produttori Iervolino e Bacardi, star Antonio Banderas e Jonathan Rhys-Meyers. Girerà da noi anche il regista serbo Goran Paskaljevic e sono ben 52 le produzioni straniere che hanno risposto al bando lanciato dalla Regione che, quanto a sostegno dell’audiovisivo, è diventata ormai la seconda realtà europea dietro la regione Berlino-Brandeburgo. «I vincitori del bando verranno comunicati a Cannes, durante il Festival», anticipa il presidente della Regione Nicola Zingaretti, che annuncia anche uno storico accordo di coproduzione internazionale pronto ad essere siglato sulla Croisette: è quello che lega il Lazio all’Ile de France e a Berlino-Brandeburgo, realtà locali attivissime nella produzione cinematografica e audiovisiva.

Ma l’obiettivo non è solo attrarre i kolossal stranieri. La Regione ha stanziato anche un fondo di 1 milione e 250mila euro annuali per il sostegno alle piccole produzioni e start up. Ha incoraggiato la formazione cinematografica nelle scuole superiori «dove», spiega Zingaretti, «la storia verrà studiata anche attraverso i grandi film». Ha lanciato l’iniziativa chiamata ”Movieland” e finalizzata a promuovere le bellezze dell’intero territorio come potenziali set di film e serie tv. Ha messo 400mila euro all’anno a disposizione dei nuovi format tv e 1200 al servizio della creatività digitale. E continua a sostenere l’animazione: il secondo meeting internazionale “La città incantata di terra” a Civita di Bagnoregio.

Della nuova politica per l’audiovisivo fa parte anche la «messa a sistema» dei vari Festival. «Sono finiti i tempi in cui la Festa di Roma litigava con Venezia», osserva il presidente, «oggi tutte le manifestazioni, dalla rassegna cinematografica al Fiction Fest e al Mia, il mercato dell’audiovisivo, fanno capo ad un’unica cabina di regia, la Fondazione Cinema per Roma, con beneficio di tutti».
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