Veleni su Lattanzi: «È incompatibile per la Quintana»

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Domenica 24 Marzo 2019, 05:04
IL DOSSIER
ASCOLI Nel centrodestra l'attesa del tavolo nazionale che dovrà indicare il candidato sindaco unitario è sempre più snervante. Il summit annunciato agli inizi della settimana scorsa, poi slittato al weekend e infine rimandato alla prossima, disorienta non solo alcuni esponenti azzurri (leggi dichiarazioni al vetriolo del vice sindaco Donatella Ferretti) ma soprattutto l'elettorato che non capisce perchè a distanza di un mese della presentazione delle liste ancora tutto tace. Nel frattempo Andrea Antonini (Lega), Piero Celani (Forza Italia) e Marco Fioravanti (Fratelli d'Italia) restano a bagnomaria.
Intanto però è iniziata la campagna di denigrazione nei confronti, non solo dei principali aspiranti allo scranno di Palazzo Arengo, ma anche di quelli che potrebbero essere gli outsider come l'assessore di Forza Italia, Luigi Lattanzi. Un dossier inoltrato al segretario generale del Comune non mette nel mirino l'assessore, bensì il fratello Attilio, consigliere comunale e caposestiere di Porta Solestà. Nel dossier si sostiene che Lattanzi sia allo stesso tempo controllore e controllato poichè il Comune eroga contributi ai sestiere del quale è responsabile. Per cui in virtù dell'articolo 63 del testo unico degli enti locali si solleva la sua incompatibilità. In realtà al momento Attilio Lattanzi non ha deciso se ricandidarsi in Comune e finora nessuna forza politica ha presentato un formale ricorso. Esisterebbe già, in realtà, un parere dell'ufficio legale del Comune, in cui l'incompatibilità potrebbe essere rimossa qualora ci fosse un ricorso di parte e Lattanzi optasse per uno dei due incarichi: Comune o Quintana. Venti giorni per la decisione. Ma è chiaro che l'obiettivo è soprattutto il killeraggio politico. Infine occorre segnalare l'ultimo affondo fra ex colleghi di giunta: Claudio Travanti torna ad attaccare sui social Massimiliano Di Micco.
ma. p.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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