Un piano traffico fantasma ingessato dalla burocrazia

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Mercoledì 23 Maggio 2018, 05:04
LA VIABILITÀ
ASCOLI Che fine ha fatto il Piano traffico ascolano? La prima risposta spontanea potrebbe essere: «lo ha cancellato il terremoto». Ma, aldilà dei notevoli problemi creati dai cantieri post sisma in pieno centro, con transenne e modifiche alla viabilità e alla sosta tutt'ora in corso, la verità è che tutto l'elaborato messo a punto dagli esperti del Centro logistico dell'Università La Sapienza e consegnato all'Arengo nell'agosto 2016 è ancora nei cassetti, in attesa dell'approvazione in consiglio comunale. Nonostante la presa d'atto proprio a fine 2016 da parte della giunta e l'annuncio, ad inizio 2017, dell'avvio delle procedure per arrivare al sì definitivo a Palazzo dei Capitani. Nel frattempo sono stati attivati varchi e ztl, tra diverse peripezie, per le problematiche è doveroso sottolinearlo dovute agli effetti del terremoto, ma l'iter non si è mai concluso.
Il sito scomparso
Nel frattempo, improvvisamente, è sparito del tutto anche il sito internet appositamente creato e pubblicizzato dall'Arengo proprio relativo al piano del traffico, attraverso il quale si invitavano i cittadini a collaborare segnalando problemi, suggerendo correttivi e altro ancora. Così come esiste anche una pagina facebook tematica, appositamente creata, ma è completamente priva di contenuti. Un silenzio totale anche sul web, dunque. Ma ad incuriosire resta il fatto che dopo l'attivazione di parte degli indirizzi contenuti nel Piano, come appunto i varchi elettronici, il documento non sia ancora arrivato nella sala consiliare ormai quasi due anni dopo (al momento sono passati 21 mesi) dalla consegna dell'elaborato da parte dei tecnici incaricati.
Il lungo iter
Dopo un primo incarico nell'ottobre 2011 al Centro logistica e trasporti dell'Università La Sapienza di Roma, solo un mese dopo viene attivato il sito per ospitare, gradualmente, tutta la documentazione relativa a quello che sarebbe poi diventato il nuovo Piano del traffico (mobilità e sosta) cittadino. E gli esperti incaricati iniziano a fornire alcuni dati di monitoraggio della situazione appena rilevati. Poi al primo incarico di studio, secondo quanto riporta l'Arengo nel sito dell'ente, tra il 2012 e il 2013 si provvede ad incarico per gli indirizzi e la stesura del Piano, con successiva nuova convenzione anche nel maggio 2016. Nel frattempo, a marzo 2015 erano state ventilate le prime indicazioni e successivamente, a luglio 2015, l'Arengo procede intanto con il bando per l'acquisizione (a noleggio) dei varchi elettronici già previsti per il controllo delle zone a traffico limitato. A giugno 2016, dopo aver messo tutti i dati del monitoraggio su viabilità e sosta in essere, viene data la parola ai cittadini, chiamati ad esprimersi attraverso l'apposito sito internet riservato al Piano traffico di Ascoli. Nei primissimi giorni del successivo mese di agosto 2016, secondo quanto confermato dal sindaco Castelli, un grosso faldone arriva all'Arengo. Decine e decine di pagine che racchiudono il nuovo, atteso, Piano del traffico ascolano. A consegnare il tutto sono proprio loro, gli esperti docenti universitari che hanno concluso il lavoro di pianificazione della futura mobilità in città. Si conta di arrivare in tempi rapidi alla presa d'atto in giunta e, poi, mentre si attiveranno i varchi, si passerà il tutto all'attenzione del consiglio comunale per l'approvazione. Cosa che, poi, non avverrà.
Il terremoto
Proprio mentre l'Arengo si ritrova a ragionare sul Piano traffico e la sua tempistica, tra agosto e ottobre 2016 piombano su tutta l'attività amministrativa gli effetti devastanti del terremoto.
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