Sosta gratis con il pass dei defunti

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Mercoledì 29 Gennaio 2020, 05:04
I CONTROLLI
ASCOLI Qualcuno sosta ogni giorno, in città, con permessi scaduti o addirittura intestati a persone decedute. E mentre l'Arengo studia d'intesa con la Saba le contromosse per scoraggiare i numerosi falsi invalidi che parcheggiano gratis tutti i giorni, parallelamente c'è anche la caccia a quei furbetti che sostano senza pagare addirittura utilizzando permessi per disabili non più validi o addirittura decaduti perché il titolare del tagliando è in realtà morto da tempo. Il fenomeno esiste, sotto le cento torri, ma in molti casi è difficile da fermare o debellare soprattutto per il fatto che i permessi h di diversi Comuni, rilasciati negli anni precedenti, non mostrano sulla parte frontale del permesso la data di scadenza. E per i vigili urbani, che comunque non si arrendono e cercano quotidianamente di scoprire questi casi di abuso dei tagliandi per invalidi, non è affatto semplice riuscire a risalire alla validità o meno del permesso. Cosa che, invece, è molto più agevole per le autorizzazioni rilasciate dall'Arengo considerando che si può risalire direttamente anche dalla targa alla reale data di scadenza nei tagliandi vecchi, mentre nei nuovi, la scadenza è ben visibile nella parte esposta sul cruscotto.
Furbetti senza scadenza
Aldilà dell'uso impropri dei permessi per disabili validi a tutti gli effetti, con parenti di persone con invalidità che utilizzano per propria utilità l'autorizzazione lasciando l'auto in sosta tutta la giornata sulle strisce blu senza pagare il ticket, ad Ascoli c'è anche chi continua ad approfittare di permessi h già scaduti da tempo o intestati, come detto, a persone che nel frattempo sono decedute. Questo accade perché non tutti i permessi per invalidi che sono in circolazione in città hanno esposta e visibile sul cruscotto la data di scadenza. Questo perché l'addio definitivo ai vecchi permessi senza scadenza è arrivato, dopo un periodo di affiancamento, dal settembre 2015 e i nuovi permessi europei, di colore blu, hanno una validità di 5 anni per poi essere rinnovati. Fatto sta che ci sono ancora diverse auto che espongono i permessi per invalidi rilasciati da altri Comuni che non riportano la data di scadenza sulla parte visibile sul cruscotto. Questo significa che diventa impossibile, ad un controllo dei vigili urbani, capire se il permesso stesso sia ancora valido o sia scaduto. O, addirittura, sia un permesso decaduto perché magari il titolare è già defunto da un pezzo ma un'auto con la sua autorizzazione sia ancora in giro per la città. E in questo caso, tra l'altro, il permesso in caso di scadenza, non potrebbe neppure essere rinnovato.
Il deterrente
Sul tavolo di confronto Arengo-Saba c'è al vaglio un'ipotesi per combattere il fenomeno dei falsi invalidi che continuano, in linea generale, a sostare gratis sulle strisce blu. Si tratta di un'idea che di fatto dovrebbe scoraggiare anche coloro che parcheggiano con un parcheggio scaduto o decaduto e che consisterebbe nel consentire ai possessori del permesso h di sostare gratis sugli stalli a pagamento soltanto per un'ora, con disco orario. Dopodiché scatterebbe l'obbligo di pagare il ticket. E questo per scoraggiare tutti quelli, circa 80 auto al giorno, che lasciano l'auto in sosta col permesso H per tutta la giornata o quasi.
Luca Marcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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