«Ora lo stato di calamità»

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Sabato 24 Agosto 2019, 05:04
IL MALTEMPO
ASCOLI Il capoluogo cerca di fare la conta dei danni dopo la terribile giornata di maltempo di giovedì. Un tale fenomeno atmosferico di questa portata si è verificato molto raramente e in molti lo accostano ai più sempre frequenti cataclismi legati ai cambiamenti climatici che si stanno verificando in varie parti d'Italia. Intanto Ascoli si lecca le ferite. «Stiamo costantemente monitorando la situazione del territorio comunale, tutti gli addetti ai lavori sono impegnati nella pulizia e nel ripristino delle condizioni di normalità dopo il grande maltempo di giovedì che ha colpito la nostra città» dice il sindaco Marco Fioravanti. Molti cittadini hanno accusato il Comune di non pulire tombini e caditoie la cui ostruzioni ha acuito i disagi.
I tombini ostruiti
«Gli operatori di Ecoinnova hanno provveduto ad aprire i tombini ed effettuare, dove era possibile, una tempestiva pulizia - ribatte Fioravanti - Altri tre operatori ecologici sono intervenuti in orario straordinario dalle 18 alle 23 di giovedì per sistemare con la macchina spazzatrice le principali vie interessate dal nubifragio» prosegue il sindaco. «Dalle strade sono stati rimossi alcuni alberi caduti, rami, fogliame, fango e detriti vari. Ieri mattina poi si sono nuovamente messi a lavoro 30 dipendenti di Ecoinnova, che hanno provveduto a effettuare un'ulteriore pulizia lungo le strade del centro storico e dei quartieri della città. Gli operatori stanno continuando a eseguire lavori anche attraverso l'utilizzo della macchina spazzatrice, su marciapiedi, strade e tombini. Le operazioni proseguiranno anche nella giornata di oggi, con l'obiettivo di ripristinare nel minor tempo possibile le condizioni di piena sicurezza e fruibilità del territorio»
Il bollettino meteo
L'Arengo sta cercando anche di capire perché la Protezione civile regionale non ha diramato nessuna allerta meteo: l'ultimo bollettino, infatti, risale allo scorso 13 agosto, quando non ci fu nessun problema. «Un mezzo tifone si è abbattuto su Ascoli e dintorni. È stata una sorpresa anche per l'omino della Regione che normalmente ci infesta con messaggini di allerta meteo» rincara Guido Castelli. Anche l'agricoltura ha fatto i conti con grandine e vento. Come spiega Ugo Marcelli presidente della Confederazione Italiana Agricoltori provinciale: «Bisogna ancora quantificare l'entità dei danni al nostro settore. Avremo un quadro chiaro tra qualche giorno. Nella frazione di Poggio di Bretta la grandine non c'è stata e non ha colpito la nostra coltivazione di olive. Anche l'uva, altra coltivazione del periodo, ha sicuramente risentito del maltempo» spiega Marcelli, « Gli agricoltori segnalano i problemi ai Comuni, che poi chiedono alle Regioni se può esserci lo stato di calamità naturale (obiettivo anche di Fioravanti), noi possiamo prendere soltanto alcune precauzioni, ma se avessi sistemato le reti anti grandine, i danni sarebbero stati peggiori perché il vento fortissimo avrebbe creato danni doppi». La prima stima deri danni è di alcuni milioni. Super lavoro anche per i vigili del fuoco, il cui centralino è stato letteralmente invaso di telefonate da parte dei cittadini. Dal comando di Via del Commercio spiegano che «Ieri abbiamo eseguito circa 70 interventi e 30 sono ancora da compiere: in totale ne avremmo eseguiti 100. E' praticamente successo di tutto: dalla grandine copiosa a Roccafluvione e Venarotta ai vetri rotti che hanno minacciato di cadere sulla strada» dicono i vigili del fuoco. « Sempre la grandine ha ostruito l'ingresso di molte abitazioni, mentre la pioggia intensa ha allagato vaste zone del territorio. A Venagrande, la caduta di un albero ha reso difficile il passaggio delle auto e, noi stessi abbiamo dovuto rimuovere altre piante dalle strade». I pompieri spiegano che se il tempo migliorerà, non servirà più operare con le aspirazioni. Ci sono state decine di piante cadute, con moltissime automobili danneggiate sia dai rami che dalla grandine.
Cristiano Pietropaolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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