Maxi furgoni bus e betoniere Strada a rischio

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Mercoledì 17 Ottobre 2018, 05:04
IL CASO
ASCOLI Proseguono le polemiche in relazione alla strada che dal centro sale verso l'Annunziata e conduce a Porta Cartara, arteria che permette di condurre sino alla superstrada e, più in generale, di far uscire i veicoli dalla parte antica di Ascoli verso la periferia. L'ultimo grido di allarme in merito al tratto che parte come via Francesco Ricci per diventare poi via Pacifici Mazzoni proviene da molti automobilisti che frequentano il percorso e da non pochi residenti della zona, che si dichiarano spaventati per l'ennesima forma di pericolo avvistata lungo l'accidentato percorso. Successivamente alla presenza di turisti a piedi, di runner e ciclisti lungo la strada e dopo le tante difficoltà che comporta la condizione di una carreggiata stretta, a tratti nascosta quando non ostruita da macchine mal parcheggiate, oltre a calcinacci provenienti dalla ringhiera in mattoni a pezzi, ecco che una ennesima, grave forma di difficoltà al transito appare sempre più frequente negli ultimi tempi. Si tratta della quotidiana presenza di veicoli ingombranti, che non dovrebbero in alcun modo veicolare in questa sorta di quasi Mulattiera. Camion, maxifurgoni, bus turistici e persino betoniere si imbattono lungo la strada in oggetto, già a fatica percorribile nei due sensi in auto. «Salgono da lungo Castellano per l'Annunziata per recarsi a Porta Romana o in piazza Orlini: per loro dovrebbe essere obbligatorio uscire a Rosara» riferisce Maria Fioravanti, che svolge servizio presso una delle famiglie residenti lungo via Pacifici Mazzoni, trovatasi più volte in seri problemi nel procedere lungo la strada, a causa dell'arrivo di mezzi enormi che sbucano in curva tagliando la strada ai mezzi che incrociano. «Capisco che coloro che guidano i bus con i turisti non sappiano talvolta la direzione da prendere, ma permettere di far passare un veicolo del genere in quella strettoia sembra assurdo» aggiungono alcuni abitanti in via Colombo, riferendo di numerosi episodi di frenate brusche e di tamponamenti».
Filippo Ferretti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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