LE INFRASTRUTTURE
ASCOLI Si rischia un lungo stop dei lavori per la realizzazione

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Martedì 17 Settembre 2019, 05:04
LE INFRASTRUTTURE
ASCOLI Si rischia un lungo stop dei lavori per la realizzazione della nuova galleria Montecastello lungo la Salaria se l'impresa che si è aggiudicata l'appalto non dovesse riuscire a superare il momento di crisi che l'ha costretta a chiudere il cantiere. Al termine del summit convocato per fare il punto sullo stato della viabilità nelle zone colpite dal sisma e che si è tenuto ieri mattina in Prefettura ad Ascoli con i sindaci e amministratori dei territori del versante ascolano e umbro del Vettore con i tecnici e i capidipartimento dell'Anas, il quadro che ne è uscito fuori è sicuramente a tinte fosche. La situazione più grave e che per certi versi si ripercuote anche su altri interventi che dovranno essere realizzati è la crisi dell'impresa Carena. La società è in amministrazione controllata e, al momento, non è nelle condizioni di poter procedere con la realizzazione della galleria di Trisungo.
I crediti
L'Anas, per cercare di far ripartire i lavori, sta cercando di sbloccare alcuni crediti che l'impresa di costruzioni vanta con la società per appalti realizzati in precedenza cercando di ridare una boccata d'ossigeno che con sentirebbe di riaprire il cantiere. Se così non dovesse essere e, quindi, i lavori rimarranno bloccati, l'Anas dovrà procedere con una perizia per valutare l'entità dell'intervento fino ad ora compiuto e accertare cosa manca ancora per portare a termine la realizzazione della galleria per poi poter procedere con una nuova gara per individuare una nuova ditta. Ma in questo caso i tempi si allungano notevolmente e rischiano di passare gli anni prima che si possa tornare a lavorare sulla Montecastello. Inoltre, l'eventuale crisi della ditta Carena ritarderebbe anche la realizzazioine dei lavori di riqualificazione della galleria Cesaronica, lungo la strada che da Arquata conduice a Norcia. È proprio questa, infatti, l'impresa che deve completare le rampe di accesso alla strada che conduce al traforo di Forca Canapine. Nel frattempo, la circolazione su questa strada è stata riaperta in entrambi i sensi di marcia, ma solo per moto e automobili. Il transito rimane interdetto per gli autobus e gli autoarticolati con massa superiore a 3,5 tonnellate. Un provvedimento questo che ha fatto storcere il naso al sindaco di Cascia e al vice sindaco di Norcia che considerano penalizzante per il turismo religioso in quanto le comitive in pullman sarebbero costretti a percorrere tragitti più lunghi e impegnativi per raggiungere il versante umbro. L'impegno è quello di cercare di trovare per la fine dell'anno una soluzione che possa soddisfare tutti.
La gara
Intanto, l'Anas ha proceduto ad eseguire la gara per l'assegnazione dell'appalto di 14 milioni di euro per l'adeguamento della vecchia strada provinciale per Forca Canapine, ovvero quella che si percorreva per raggiungere la stazione sciistica e che, per un tratto, dovrà essere utilizzata quando verranno realizzati i lavori della galleria Cesaronica. Sul tavolo c'è anche lo studio che l'Anas sta facendo per poter togliere il semaforo lungo la Salaria a Pescara del Tronto. Ma per farlo, è necessario che vengano tolte le macerie: la Cosmari da qualche giorno sta procedendo ma c'è il rischio che il terreno possa scivolare verso valle. Per questo verrà istituito un tavolo di lavoro per trovare la soluzione. Inoltre, il sindaco Petrucci ha posto nuovamente il problema dell'adeguamento della Salaria tra Arquata e Acquasanta. L'Anas si è mostrata possibilista ad un eventuale ammodernamento del tracciato ma prima sarà necessario il via libera del ministro delle Paola De Micheli che conosce bene il problema essendo stata commissario straordinario per il sisma.
Luigi Miozzi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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