LA TRADIZIONE

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Lunedì 14 Dicembre 2020, 05:04
Pur condizionata dalle norme anti Covid, non sono mancate le celebrazioni in onore del Beato Corrado da Offida. Il parroco della Collegiata, padre Sebastian Dias, ha chiamato a raccolta i fedeli in un rito di preghiere e sante messe. Nelle sue omelie, il religioso ha sottolineato come «Offida dev'essere orgogliosa e mai dimenticare di avere, nella sua terra, due tesori inestimabili: il Beato Corrado e il Beato Bernardo vissuti a distanza di quattro secoli. Ambedue francescani. Il primo, frate minore nel 200, il secondo frate cappuccino nel 600». Il 12 dicembre di ogni anno si commemora la morte del Beato Corrado nato in Offida nel 1237 nell'abitazione dove oggi sorge la Casa di riposo per anziani (una lapide sul lato esterno lo ricorda). Di famiglia agiata e facoltosa, Corrado abbracciò giovanissimo la regola di San Francesco d'Assisi e ne vestì l'abito, Divenne sacerdote e una delle glorie più autentiche del francescanesimo per la santità della sua vita e per i miracoli da lui compiuti. Devotissimo della Madonna, sembra che gli sia apparsa due volte, prima a Forano di Appignano di Macerata, poi alla Porziuncola. I poveri, i diseredati furono i suoi figli. Oratore caldo e avvincente. Morì a Bastia di Assisi presso Santa Maria degli Angeli nel 1306 mentre predicava l'Avvento. Il suo corpo fu trasportato a Perugia nella chiesa di San Francesco, poi nell'oratorio di San Bernardino. Dopo 688 anni, grazie all'interessamento del compianto generale dell'aeronautica Bernardo Rosini e alla solerzia di monsignor Giuseppe Sergiacomi, le sacre spoglie del Beato Corrado furono portate ad Offida per essere collocate nella chiesa della Collegiata. Un evento con folla imponente, festoso suono di campane e note musicali del locale corpo bandistico. Era l'11 dicembre 1994.
n. s.
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