LA SANITÀ
ASCOLI Eliminazione di alcuni doppioni specialistici per il contenimento

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Venerdì 21 Settembre 2018, 05:04
LA SANITÀ
ASCOLI Eliminazione di alcuni doppioni specialistici per il contenimento della spesa, trasparenza nell'attività di gestione, sì all'ospedale unico, rendere più umani i rapporti tra personale sanitario e pazienti. Questi i punti fondamentali dell'azione del nuovo direttore dell'Area vasta 5, Cesare Milani, che, ieri, si è presentato con il nuovo primario del Pronto soccorso dell'ospedale Mazzoni, Gianfilippo Renzi. «La sanità ha osservato Milani è sempre nell'occhio del ciclone, pertanto, questo mio percorso inizia nel segno della disponibilità e trasparenza, anche nei confronti dei media. Una trasparenza che si traduce nel fatto che la porta del mio ufficio sarà sempre aperta per ascoltare consigli, suggerimenti e anche eventuali proteste. Del resto, sono abituato a dire le cose come stanno. Non solo, perché voglio rafforzare il ruolo di direttore di Area vasta, trasformandolo in un facilitatore tra il territorio con l'Asur e la Regione».
I problemi
Dopo questa premessa, Cesare Milani è entrato subito nel merito dei problemi. «Quando parlo di eliminazione di alcuni doppioni in relazione alle attività specialistiche, nell'ottica del contenimento della spesa, non mi invento nulla di nuovo. Anche perché qualcosa è già stato fatto, come, ad esempio, creare una sola unità complessa di neurologia a San Benedetto e una sola Uoc di Cardiologia ad Ascoli. Io, parto da un ragionamento. Oggi, abbiamo un primario di area vasta, sia per l'Oculistica che per l'Otorino, i quali devono spostarsi continuamente tra il capoluogo e la costa, avendo i due ospedali ambedue le specialità. Allora, diciamo no a questo continuo via vai sulla superstrada, istituendo una unica Uoc di Oculistica e di Otorino nell'Area vasta 5. Successivamente, si penserà dove mettere le due specialità, anche se l'ultima parola spetterà ai sindaci. Quando si parla di budget e di contenimento della spesa, va ricordato che il bilancio è di competenza dell'Asur. Certo che coniugare due forze opposte come l'esigenza di maggiori risorse e di situazione economica non è facile. E, comunque, senza l'aiuto di una squadra coesa non si va da nessuna parte».
Il campanilismo
Parole che suonano, quasi, come una condanna per eventuali campanilismi tra le due maggiori città del Piceno in tema di sanità. Capitolo ospedale unico. «Non c'è dubbio spiega Milani che l'ospedale unico risolverebbe gran parte dei problemi della sanità di questo territorio e al riguardo lo ritengo fondamentale. Un nosocomio riservato alle acuzie e in questo senso che si trovi qualche chilometro più ad est o ad ovest ha scarsa importanza. Questo non significa la morte dei due attuali ospedali, le cui strutture dovranno continuare ad esistere per le attività di diagnostica, esami, visite, lungo degenza e per tutti quei servizi che vanno destinati ai territori». l'impegno anche per radiologia inetrventistica. Sui rapporti tra operatori sanitari e paziente, Milani è stato categorico. Riprendendo le parole pronunciate poco prima da Renzi, Milani annuncia che «chiederò a tutte le unità operative complesse e alle strutture semplici, un rapporto più umano tra operatori sanitari e pazienti. Questo, non solo lo pretendo, ma se dovessero arrivarmi delle lamentele al riguardo, non transigo e non ci saranno riguardi per nessuno». Dopo aver ricordato che da domani ogni giorno è buono per la scelta del primario del pronto soccorso del Madonna del Soccorso di San Benedetto e ribadito che in tempi stretti si procederà alla nomina del nuovo capo dipartimento dell'Emergenza-Urgenza, Milani ha precisato che la sua «azione sarà nel solco della continuità con il mio predecessore, perché voglio ricordare che Giulietta Capocasa ha lavorato molto e bene. Certo, che qualche piccola modifica nella gestione è nell'ordine delle cose».
Nino Orrea
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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