LA RIPARTENZA
SAN BENEDETTO Al mare sì - anche con il foglio rosa d'immunità

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Martedì 12 Maggio 2020, 05:04
LA RIPARTENZA
SAN BENEDETTO Al mare sì - anche con il foglio rosa d'immunità - ma, soprattutto quando? Gli albergatori della Riviera sono molto preoccupati. Convengono sul fatto che il bonus vacanze, come annunciato dal governo, fino a 500 euro, possa aiutare ma se continuano a trascorrere i giorni senza sapere quando si potrà transitare liberamente tra le regioni italiane vedono assottigliarsi sempre più i termini della vacanza. E degli incassi.
La scienza
«Con la scienza si può andare oltre e riorganizzare il lavoro anche al tempo del Coronavirus - dice Gaetano De Panicis, presidente dell'Assoalbergatori sambenedettese -. Il test sierologico può essere un buona idea così da avere un flusso turistico aprendo alle regioni più colpite e permettendo alle persone di poter sconfinare ed andare in vacanza rendendo questa più sicura per tutti. Può essere una misura anti contagio in più e potrebbe liberare le regioni ai potenziali turisti. Funziona e sarà presto disponibile, ad esempio, il test rapido salivare per il Coronavirus targato Insubria che dà risultati in pochi minuti, io ci credo». Anche perché Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, insieme al Lazio, sono i bacini storici dai quali proviene il flusso più consistente in Riviera. Pensare infatti che un'area come quella picena che fa più di 2 milioni di presenze l'anno possa limitare il proprio bacino alle Marche che contano solo 1,5 milioni di abitanti sarebbe del tutto anti economico.
I fondi
«Circa il bonus per mandare in vacanza gli italiani - prosegue il presidente - non possiamo che essere favorevoli, tutto aiuta, ma rischia innanzitutto di avvantaggiare le regioni più grandi come l'Emilia Romagna e comunque quelle che non sono legate alla stagionalità estiva. Se non si potrà nel giro di pochi giorni sapere quale sarà la data di riapertura non potremo avviare le prenotazioni da fuori. Se fosse così partiremo a fine giugno, il tempo di pianificare le prenotazioni che nel frattempo sono ferme». Dunque un bonus che paradossalmente se la stagione non dovesse partire al più presto sarebbe spendibile dopo l'estate a questo punto più per le zone montane dunque e i comprensori sciistici che per il mare.
L'ottimismo
«Pur nell'ottimismo dobbiamo essere realistici - nota De Panicis con un pizzico di ironia -. E nessun imprenditore piccolo o grande che sia può fare Frate Indovino. La stagionalità è una fragilità economica in più ovvero se saltano i mesi estivi salta l'incasso di tutto l'anno bisogna aspettare l'estate 2021. E dunque anche se il bonus è una cosa buona per l'industria turistica Italiana in generale, le strutture turistiche stagionali come le nostre hanno bisogno di incentivi economici, anche perché hanno un ciclo economico di 4 mesi all'anno, sono quindi economicamente parlando le più fragili».
L'appello
«Non possiamo ancora programmare la data di apertura (anche se nelle Marche è fissata per il 29 maggio ma non è chiaro se per gli arrivi dalle altre zone d'Italia ndr) - conclude il presidente - poi bisogna prendere le eventuali prenotazioni e stabilire come poter gestire l'attività in sicurezza. Tutto questo crea incertezza, ben venga il bonus vacanze, ma oggi dipendiamo dalla curva epidemiologica è questa che detterà i tempi e i modi delle nostre attività. Le regioni sono ancora chiuse si parla di aperture differenziate. Oggi siamo ancora fermi al nastro di partenza, a fine giugno inizio luglio ci sarà il via? Ancora realisticamente parlando e bene che vada sarà una stagione breve e con un meno 50% di presenze».
Laura Ripani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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