LA RICONVERSIONE
ASCOLI Nell'attesa dell'annunciato commissario governativo per

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Giovedì 21 Marzo 2019, 05:04
LA RICONVERSIONE
ASCOLI Nell'attesa dell'annunciato commissario governativo per lo sblocco della bonifica, con annessa dote finanziaria pari a oltre 7 milioni di euro, Restart si prepara dal punto di vista organizzativo e finanziario a sostenere questo passaggio storico per l'area ex Carbon che prevede, dopo i lavori sulla famigerata vasca di prima pioggia (inquinata e quindi sanzionata dall'Unione europea con una maxi-multa) l'avvio della bonifica su tutta l'area dell'ex stabilimento. Un'operazione da 35 milioni di euro che richiede, in ogni caso, spalle larghe e una provvista economica importante.
L'impegno
Per questo motivo, nella giornata di ieri si è proceduto, per via digitale, all'annunciato aumento di capitale (di cui si sarebbe fatto carico in gran parte il maggiore azionista di Restart, Battista Faraotti che si è impegnato a versare 12 milioni) che si aggirerebbe intorno ai 22 milioni di euro. Parallelamente, però, sarebbero stati individuati anche due istituti di credito (tra cui Banca Intesa e Unicredit) che a fronte del corposo aumento di capitale, sbloccherebbero subito i fondi necessari per poter partire, appena possibile, con l'attesa fase della bonifica. Il tutto, ovviamente, dopo la firma sulla convenzione per la quale si sta, per l'appunto, attendendo lo sblocco di nomina commissariale e finanziamento di 7 milioni da parte del Ministero per l'ambiente.
Le procedure
Con l'operazione di ricapitalizzazione, già programmata da tempo, la Restart conferma la propria volontà di procedere senza ripensamenti o tentennamenti verso l'avvio della bonifica, indipendentemente dai tempi di sblocco dell'atteso finanziamento. Ricapitalizzazione che vedrebbe ancora una volta in prima linea per trainare la riconversione dell'ex Carbon fino al traguardo finale l'imprenditore Battista Faraotti, subito pronto a recepire l'idea ed oggi sempre più azionista di maggioranza della Restart, società proprietaria dell'area ex Carbon. Altri soci, invece, avrebbero ridimensionato volontariamente il loro ruolo societario a cominciare da Francesco Bellini. Nel caso specifico della Fondazione Carisap, la mancata partecipazione all'aumento di capitale era stata già da tempo ampiamente annunciata proprio con la motivazione dell'ormai delineato ruolo del Polo scientifico e tecnologico vero obiettivo per cui si era deciso di partecipare inizialmente attraverso la gestione dello stesso attraverso la società Hub 21. Con l'aumento di capitale Restart si impegna anche ad acquistare l'ex Haemonetics dove andrà il polo tecnologico. Ora l'offerta viene estesa ai non soci che possono comunque acquistare le quote rimanenti.
Il commissario
Aldilà della ricapitalizzazione, è comunque chiaro che Restart e l'Arengo debbano restare in attesa della nomina del commissario governativo, che sarebbe stato individuato nel generale Giuseppe Vadalà, per poter firmare una convenzione rimodulata tenendo conto anche dell'utilizzo di questi oltre 7 milioni di euro finora rimasti fermi. Un finanziamento che consentirà, sotto la supervisione del generale dei carabinieri, di partire subito con la bonifica della vasca di prima pioggia e di stoppare quindi la maxi multa europea. In secondo luogo, questo apporto finanziario nel complesso della bonifica dell'area permetterà anche di inserire in convenzione una corrispondente diminuzione delle volumetrie residenziali previste nel futuro quartiere all'ex Carbon. Quindi, si andranno a realizzare meno appartamenti rispetto al progetto iniziale.
Luca Marcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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