La Banca del Piceno lancia la riscossa Cesari: «I soldi investiti restano qui»

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Domenica 27 Giugno 2021, 05:06
LA RIPARTENZA
ASCOLI Si è discusso di strategie post Covid per il Piceno nel convegno che si è svolto, nella filiale della Banca del Piceno di Centobuchi, organizzato dalla Banca del Piceno con l'Università Politecnica delle Marche, su Caratteristiche socio economiche dell'area Picena: focus sulle strategie post Covid e molto seguito in streaming, data la sua importanza.
L'Osservatorio
Mariano Cesari, presidente della Banca del Piceno, introducendo i lavori del convegno ha detto: «La Banca del Piceno è veramente banca del territorio: questa missione implica necessariamente una fase di analisi e studio del tessuto territoriale. Ecco perché, per raggiungere questo obiettivo, abbiamo istituito da alcuni anni l'Osservatorio Economico della Banca del Piceno, che costantemente deve essere riempito di contenuti. La collaborazione che abbiamo instaurato con l'Università Politecnica delle Marche permette alla nostra banca di conseguire questo triplice risultato: analizzare il nostro territorio, capirne le evoluzioni e individuare strategie di crescita. Una banca che raccoglie i depositi dal proprio territorio e li reinveste attraverso i prestiti completamente sul proprio territorio deve essere in grado anche di redistribuire sul territorio quei saperi che un ateneo marchigiano è in grado di dare». Il sindaco di Monteprandone, Sergio Loggi, ha annunciato di volere creare una zona franca Covid. Improntato all'ottimismo è stato l'intervento del Presidente della Camera di Commercio delle Marche, Gino Sabatini, perché Con i fondi che arrivano nel Piceno, grazie anche alle somme destinate al sisma, possiamo guardare allo sviluppo di questo territorio  con una nuova prospettiva». Il direttore della Banca d'Italia, Gabriele Magrini Alunno, pur ammettendo i problemi creati dalla pandemia al quadro economico complessivo, ha affermato che il Covid non ha interrotto la ristrutturazione del sistema bancario, che è andato avanti. Negli ultimi dieci anni il numero delle banche, con sede nelle Marche, è diminuito da trenta a quindici. Discorso diverso per il credito cooperativo. Un quarto degli sportelli bancari marchigiani attualmente è del credito cooperativo a dimostrazione di una presenza capillare sul territorio».
Le sinergie
In merito al rapporto tra la Banca del Piceno e l'Università Politecnica delle Marche il rettore ha aggiunto: «Un esempio in questo senso è Campus World la Banca del Piceno finanzia per garantire le esperienze all'estero di laureati residenti nel territorio di competenza dell'azienda di credito che sono stati cinquanta». Particolarmente interessante la relazione del professor Matteo Mazziotta, ricercatore Istat, il quale ha detto: «La popolazione è diminuita negli ultimi dieci anni in linea con il dato nazionale. Il tasso migratorio è un po' sceso». Carmine Daniele di Iccrea Banca ha analizzato le opportunità del Pnrr per le imprese. I lavori del convegno sono proseguiti con il confronto con i rappresentanti delle associazioni di categoria. Francesco Balloni, direttore della Cna ha ricordato che «È importante avere la possibilità di avere un confronto con una banca presente sul territorio come la Banca del Piceno». Hanno poi parlato Elena Capriotti direttore Confesercenti , Sergio Ciavaglia di Confindustria Centro Adriatico, Milena Sanna, direttore Coldiretti . Nelle conclusioni, Franco Leone Salicona direttore generale della Banca del Piceno ha detto: «La Banca del Piceno  è una banca che si pregia di lavorare per il territorio. Stiamo riscrivendo il nostro modello organizzativo e di business».
Sandro Benigni
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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