L'EMERGENZA
ASCOLI L'emergenza Coronavirus ora chiede un gesto di responsabilità

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Martedì 25 Febbraio 2020, 05:04
L'EMERGENZA
ASCOLI L'emergenza Coronavirus ora chiede un gesto di responsabilità anche ai cittadini ascolani e piceni. Chi è transitato o ha sostato tra il primo febbraio e oggi - nelle zone del focolaio del Coronavirus, tra Lombardia e Veneto, dovrà obbligatoriamente fare un passo avanti e mettersi in contatto con i servizi sanitari territoriali. A lanciare l'appello a tutti coloro che sono stati nell'ultimo periodo in quelle aree del nord Italia dove si sono registrati casi di positività relativi al nuovo virus è proprio l'Arengo che invita i cittadini interessati a farsi avanti e a comunicare con le strutture sanitarie e, in particolare, con il Dipartimento di prevenzione dell'Area vasta 5. Si tratta, in realtà, di una disposizione prevista dal decreto attuativo firmato dal premier Conte proprio in riferimento all'emergenza Coronavirus che fa riferimento ad uno specifico elenco di comuni delle due regioni individuate come quelle in cui si sono riscontrati i primi focolai e diversi casi di contagio del nuovo virus. Sulla base delle comunicazioni, i sanitari definiranno le eventuali misure da adottare caso per caso, includendo anche l'eventuale permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva.
L'appello
Da Palazzo Arengo, come detto, proprio nella mattinata di ieri è stato diffuso un avviso-appello a tutti quei cittadini che dal primo febbraio scorso ad oggi siano stati, transitando o sostando, nelle zone del focolaio del Coronavirus in Italia, ovvero quei comuni della Lombardia e del Veneto dove si sono registrati anche casi di positività al test sul nuovo virus. Lo stesso Comune ascolano ha fornito l'elenco dei comuni nei quali chiunque sia andato o passato deve ora obbligatoriamente comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell'Area vasta 5. I comuni della Lombardia cui fa riferimento il provvedimento sono Bertonico, Casalpusterlengo, Castelgerundo; Castiglione D'Adda, Codogno, Fombio, Maleo, San Fiorano, Somaglia e Terranova dei Passerini. In Veneto, invece, il riferimento è al comune di Vò.
Le decisioni locali
Riunioni su riunioni per il sindaco Marco Fioravanti, nella giornata di ieri, sempre legate all'emergenza Coronavirus. Si è iniziato, in mattinata, con un punto della situazione a livello comunale, alla presenza di tutti gli assessori. A seguire, il primo cittadino ha avuto un confronto, nel pomeriggio, anche con altri sindaci del territorio. Un lungo confronto che è servito a ribadire la posizione di lasciare aperte le scuole nella giornata di oggi, aspettando ovviamente poi quelle che saranno le disposizioni del Governo. Anche perché si sarebbe alimentata ulteriormente la confusione creatasi già nella mattinata con il corto circuito tra Regione e Governo, Via libera anche per il Carnevale di Ascoli, in assenza di disposizioni contrarie dai livelli istituzionali superiori. «Oggi spiega il sindaco Fioravanti - ho convocato la giunta per tenere sotto controllo la situazione, in stretto contatto con l'Asur, ma non ci sono casi di positività al test del Coronavirus nel Piceno. Domani (oggi ndr) cercheremo di consegnare negli uffici e nelle scuole gli igienizzanti per la pulizia delle mani. Sulle scuole, d'accordo con gli altri sindaci, dopo gli interventi del premier Conte e del ministro Speranza ad oggi non ci sono ordinanze per la chiusura delle scuole e ci atteniamo alle indicazioni. Inoltre, ho scritto al premier per chiedere se ci fossero disposizioni per il Carnevale. Non avendo ricevuto risposte andiamo avanti. Informeremo tutti qualora arrivassero comunicazioni del Governo. Al momento chiedo massima cautela nel frequentare luoghi affollati, ma senza essere allarmisti».
Luca Marcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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