IL PROGETTO
ASCOLI A Palazzo Arengo è arrivato un progetto per realizzare

2 Minuti di Lettura
Martedì 19 Novembre 2019, 05:04
IL PROGETTO
ASCOLI A Palazzo Arengo è arrivato un progetto per realizzare una centrale idroelettrica sul torrente Castellano. L'istanza, corredata dalla documentazione progettuale, è stata presentata da una società con sede ad Ascoli lo scorso 19 settembre alla Regione Marche che poi, attraverso il Servizio tutela, gestione e assetto del territorio, ha comunicato lo scorso 14 ottobre - anche all'Amministrazione comunale ascolana l'avvio del procedimento amministrativo, inoltrando la documentazione e richiedendo a tutti gli enti competenti di trasmettere osservazioni o contributi istruttori entro 30 giorni. Si tratterebbe, secondo quanto comunicato dagli uffici regionali, di un «impianto per la produzione di energia elettrica con potenza nominale di concessione superiore a 100kw». Ma la giunta comunale, rispondendo alla richiesta degli uffici regionali, ha deciso di esprimere parere negativo sulla realizzazione della centrale motivando la decisione con la valenza paesaggistica e ambientale della zona individuata per costruire l'impianto, con specifico riferimento al vicino complesso della Cartiera papale e all'ambito fluviale individuato come spiaggia balneabile, oltreché alla vicinanza con il centro storico. In sintesi, un insediamento che l'Arengo ritiene non compatibile coi progetti legati alla creazione del parco fluviale. Ma la decisione sulla questione, in ogni caso, spetterà alla Regione.
La centrale sul Castellano
La proposta formulata da una società privata per la realizzazione di questo impianto idrolettrico sul Castellano, ha visto l'Arengo esprimersi con delibera di giunta con un parere negativo. Nell'atto dell'esecutivo comunale, infatti, si legge che «la progettualità, così come predisposta, presenta criticità non risultando compatibile con l'interesse pubblico generale, identificato nel mantenimento e nella valorizzazione delle caratteristiche paesaggistiche e ambientali del contesto di inserimento, alla luce, in particolare della conformazione paesaggistica dello stesso, della localizzazione prossima al centro storico, della vicinanza ed interferenza con l'ambito fluviale balneabile. E' chiaro, però, che il parere del Comune rappresenta solo un tassello, un passaggio previsto dalle procedure, ma poi alla fine ad esprimersi e a concedere o meno la necessaria autorizzazione sarà la Regione Marche. La presa di posizione dell'Arengo sul progetto per una centrale idroelettrica sul Castellano, di fatto, secondo l'Amministrazione comunale andrebbe a configgere con l'azione che intende attivare- in sinergia con la Provincia per la riqualificazione e valorizzazione del fiume Tronto e del torrente Castellano nell'ottica del parco fluviale, già individuato nel nuovo Piano regolatore e per il quale ci sono i finanziamenti disponibili nell'ambito del bando per le periferie.
La zona speciale
Con il Prg, infatti, è stata individuata una zona di protezione speciale da perimetrale e destinare a parco fluviale, con lo scopo di consentirne l'uso e la fruizione da parte di cittadini e turisti. Gli indirizzi dell'Arengo, in tal senso, prevedono l'avvio di una manutenzione ordinaria e straordinaria dell'intera area naturale, per restituire alla città uno spazio ideale per la ricreazione, il tempo libero. In seconda istanza, sempre sulle sponde fluviali, si vorrebbe incentivare il turismo attraverso la messa a disposizione di strutture capaci di ampliare l'offerta per i visitatori con proposte di carattere naturalistico e ludico-sportive da integrare nel circuito turistico abituale.
Luca Marcolini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA